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Pubblicato il 08/01/2014 23:11

Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, le criticità dell'Abruzzo

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Edifici piu' nuovi ma con necessita' di interventi di manutenzione urgente

Edifici scolastici piu' nuovi rispetto alla media nazionale, ma quasi tutti (94,5%) con necessita' di interventi di manutenzione urgente. Nessuno degli edifici, inoltre, e' costruito secondo i criteri della bioedilizia e solo il 17,3% degli istituti risulta edificato con criteri antisismici, nonostante il 76,9% di essi sia in aree a rischio sismico. Sotto la media, inoltre, il dato sulla verifica di vulnerabilita' sismica realizzata solo nel 25,4% degli edifici. E' il ritratto dell'Abruzzo che emerge dalla 14/a edizione di ''Ecosistema Scuola'', il rapporto annuale di Legambiente sulla qualita' dell'edilizia scolastica. Per la prima volta dopo il terremoto del 2009 torna in graduatoria L'Aquila, che - prima in Abruzzo - si posiziona al 23/o posto della classifica nazionale, seguita da Chieti (30/o), Teramo (47/o) e Pescara (76/o). Il 49,1% delle scuole abruzzesi e' stato costruito tra il 1975 e il 2012 (38,7% in Italia) e l'8,2% di queste dopo il 2001. Nonostante il dato sulla necessita' di interventi urgenti, risultano carenti gli investimenti in manutenzione straordinaria, con la media per singolo edificio che e' di 13.622 euro (quasi 30mila in Italia). Sul fronte delle certificazioni sopra la media gli edifici con collaudo statico (56,1%), certificazione igienico-sanitaria (98,4%), impianti elettrici a norma (86,1%), requisiti di accessibilita' (96,5%). Sotto la media quelli con certificato di agibilita' (41,7%) e di prevenzione incendi (12,7%), quest'ultimo ben 23 punti sotto la media nazionale.

Per quanto riguarda i servizi e le pratiche eco-compatibili a disposizione delle istituzioni scolastiche sopra la media nazionale risultano il servizio di scuolabus (32,3%) e di pedibus (10,4%). Sul fronte della sicurezza nelle aree antistanti gli edifici scolastici il 72,8% degli edifici dispone di attraversamenti pedonali, il 63% aree di sosta per le auto, il 9,8% di semafori pedonali, il 33,5% di nonni vigili. Nelle mense scolastiche la media di prodotti biologici e' del 45%, oltre 10 punti sotto la media. Sotto la media i dati sulla raccolta differenziata di plastica (62,4%), vetro (56,6%), organico (58,4%) e carta (68,2%). Rispetto alle fonti di energia rinnovabile sono il 28,9% gli edifici con impianti. Negativo il dato sul monitoraggio dell'amianto che risulta effettuato nel 66,7% degli edifici scolastici, contro l'86,1% nazionale, cosi' come preoccupanti risultano i dati sui casi certificati (19,7%), contro il 10,5% nazionale, e quelli sui casi sospetti (28,3%), contro il 2,2% della media nazionale. ''Totale disinteresse delle citta' abruzzesi - si legge nel dossier - nei confronti del radon, su cui mancano completamente i monitoraggi. Tutti sotto la media nazionale i parametri sull'esposizione degli edifici scolastici a fonti d'inquinamento esterne. Assolutamente assenti i monitoraggi sulle antenne presenti in prossimita' di edifici scolastici''. L'Aquila e' la citta' con i migliori dati sulle certificazioni di collaudo statico, di agibilita', di idoneita' igienico-sanitaria, con impianti elettrici a norma e requisiti di accessibilita', frutto degli interventi realizzati in seguito al recente evento sismico e al trasferimento di molti plessi scolastici in Musp. Sempre all'Aquila buoni i livelli di raccolta differenziata ed i risultati per quanto riguarda le mense scolastiche (biologico al 100%) e le energie rinnovabili. Chieti e Teramo sono le citta' abruzzesi con piu' edifici scolastici serviti da scuolabus, mentre Pescara e' l'unica ad aver attivato il servizio di pedibus, ma fanalino di coda per raccolta differenziata. A Chieti il maggior numero di edifici con casi certificati e sospetti di amianto

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