Accolto, dal Consiglio di Stato, l'appello cautelare proposto da Ance, sezione costruttori edili di Confindustria Chieti e Secap, societa' edile costruzioni e appalti Provvisiero spa, con cui si chiedeva la riforma dell'ordinanza del Tar Abruzzo, dell'8 novembre scorso, circa il comportamento del Comune di Chieti nella gara per i lavori di ristrutturazione della sede municipale. Il Tar, in quell'occasione, aveva respinto l'istanza proposta da Ance e Secap che nel ricorso avevano sostenuto come il Comune avesse disatteso una chiara indicazione proveniente (con Parere n. 126 del 17.7.2013, cosiddetto di pre-contenzioso) dall'Autorita' di Vigilanza per i Contratti Pubblici e che evidenziava l'illegittimita' della procedura di affidamento indetta dal Comune e il suo conseguente e necessario annullamento. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso in appello ai sensi dell'art. 55, comma 10 c.p.a.. ritenendo alla stregua di tale disposizione che ''le esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito...''. ''In tale contesto - si legge in una nota dell'Ance - e' palese come il Consiglio di Stato abbia dunque invitato il Tar Pescara ad esaminare approfonditamente le argomentazioni esposte da AnceCHIETI e da Secap, che del resto fanno leva su un parere reso dalla massima Autorita' nel settore di riferimento, vale a dire l'Autorita' di Vigilanza per i Contratti Pubblici''.
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