Sindacati contrari alla riorganizzazione del carcere di Sulmona. In una lettera inviata al prefetto dell'Aquila esprimono tutta la loro preoccupazione per l'arrivo, nei prossimi mesi, in Valle Peligna, di circa 400 detenuti di Alta Sicurezza al quale farebbe da riscontro un numero di operatori di polizia penitenziaria del tutto insufficiente per garantire ordine e disciplina.
Dal 2010 ad oggi si e' passati da una forza di 298 unita' di polizia penitenziaria a 248 attualmente operanti con un decremento, quindi, di 50 unita' sui dati del 2010 e di 70 se il riferimento e' fatto tenendo presente la pianta organica di cui al DM 2001 e che stabilisce un organico previsto per la Casa di Reclusione di Sulmona di 328 unita'; l'indicatore piu' significativo di questo stato di grave carenza di personale e' determinato dal numero di giornate di congedo ordinario arretrato, al netto di quello dell'anno in corso, pari a 9.042; i dati riferibili alle ore di straordinario del primo trimestre parlano di uno sforamento di circa 5.752 ore'.
'Un Istituto strutturato secondo detto progetto desta in tutti noi una forte preoccupazione - afferma Mauro Nardella della Uil Penitenziari - non solo da un punto di vista meramente custodialistico, ma anche e soprattutto dal punto di vista della gestione dell'ordine pubblico sul territorio. Per questo abbiamo chiesto al prefetto un urgentissimo intervento affinche' gli uffici preposti non continuino a sottovalutare il problema e accolgano la nostra richiesta di istituzione di un tavolo di discussione finalizzato ad apportare quei necessari correttivi volti a rendere migliore e sicuro l'operato di tutti gli operatori dell'Istituto di Pena sulmonese e gestibile l'ordine pubblico del territorio'.
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