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Pubblicato il 03/12/2012 20:08

Confesercenti lancia la campagna "Liberare la domenica"

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Giammarino: "Le aperture festive favoriscono la grande distribuzione"

Raccogliere nei negozi e nelle parrocchie le firme necessarie per presentare al Parlamento una legge di iniziativa popolare con un fine preciso: regolamentare le aperture festive, introdurre una legge europea e moderna che sia un giusto incontro fra le esigenze della distribuzione di citta', dei consumatori e degli iper esistenti, senza l' 'obbligo', di fatto, di aprire ogni domenica, che non fa crescere i consumi, il Pil e l'occupazione, 'ma favorisce esclusivamente il trasferimento di quote di mercato dal commercio urbano alla grande distribuzione organizzata, spesso espressione di societa' multinazionali'.

E' l'obiettivo delineato oggi a Chieti dal direttore regionale di Confeserecenti, Enzo Giammarino, nel lanciare in Abruzzo la campagna 'Libera la domenica', che l'associazione imprenditoriale sta promuovendo in tutta Italia con il sostegno della Conferenza episcopale italiana.

I dati diffusi dal centro studi di Confesercenti Abruzzo dicono che il 2012 si avvia verso record negativi sul fronte della tenuta del commercio nella regione: fra gennaio e settembre hanno chiuso in Abruzzo 2.295 aziende, non compensate dalle 1.220 nuove aperture, per un saldo negativo di oltre 1.000 aziende. Il saldo peggiore, in questi primi nove mesi, a Pescara (-446), seguita da Chieti (-215). Teramo (-214) e L'Aquila (-199). Male i consumi delle famiglie (-2,2% rispetto allo stesso periodo del 2011), concentrati soprattutto nei beni durevoli (-8,1%) ed in quelli semidurevoli (-4,4%), mentre a tenere e' solo il segmento dei servizi (-0,3%). 'Chi guadagna mille euro al mese non ne spende di piu' se i centri commerciali restano aperti di domenica dunque - ha detto il presidente regionale di Confesercenti, Beniamino Orfanelli - non si tratta di agevolare i consumi ma solo di favorire alcuni concorrenti piu' forti a discapito di altri. I consumi riprendono se riparte la domanda interna, non se si sta aperti di più'.

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