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Pubblicato il 25/03/2014 14:02

"Il collasso del settore delle costruzioni è ormai conclamato"

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Lo ha affermato Fausto Dramisino, vicepresidente della Sezione Marsica di Ance L'Aquila.

Il collasso del settore delle costruzioni, da sempre volano dell'economia del territorio, e' ormai conclamato, secondo Fausto Dramisino, vicepresidente della Sezione Marsica di Ance L'Aquila. "Da tempo ormai assistiamo a una continua e inesorabile riduzione delle imprese attive - afferma - anche di aziende storiche che dopo aver tentato di resistere intaccando anche i risparmi personali dei titolari, sono costrette a licenziare e chiudere". Il vicepresidente marsicano dei costruttori della provincia descrive un sistematico smantellamento del settore che sta avvenendo quasi silenziosamente, nella rassegnata indifferenza delle istituzioni, e che comincia a mostrare ripercussioni evidenti su tutta l'economia locale: segnano il passo le compravendite immobiliari, i servizi avanzati, il commercio e, a cascata, tutto l'indotto diretto e indiretto delle costruzioni. In questo contesto l'Ance Sezione Marsica e i rappresentanti marsicani degli ordini professionali degli ingegneri, architetti e geometri hanno deciso di istituire un tavolo di lavoro permanente per affrontare insieme l'emergenza ed attivare strategie condivise. Secondo i componenti del tavolo va subito rilanciato il piano di investimenti del settore pubblico, avviata la semplificazione delle procedure burocratiche e rivista la generale interpretazione delle norme urbanistiche in senso meno restrittivo, pur nel pieno rispetto del territorio. "Uno dei primi obiettivi - ha spiegato Dramisino - sara' quello di sollecitare i comuni affinche' attivino almeno le poche risorse gia' disponibili in cassa". A tal proposito si e' tenuto presso gli uffici dell'Ance di Avezzano, il 20 marzo scorso, un confronto tra le imprese, i comuni ed i rappresentanti dell'Ufficio Speciale della Ricostruzione dei Comuni del Cratere proprio per fare il punto sullo stato di attuazione dei lavori del post-sisma, considerati una grande opportunita' di lavoro per tutto il comprensorio. "Con grande stupore e indignazione - commenta Fausto Dramisino - abbiamo appreso che sono gia' immediatamente disponibili nelle casse dei vari comuni del cratere, tra cui molti di area marsicana, oltre 260 milioni di euro per la ricostruzione privata e 156 per l'edilizia scolastica. I fondi disponibili troppo spesso non vengono spesi perche' il ristagno delle pratiche nei passaggi tra un ufficio e l'altro impedisce la cantierizzazione. E' spesso una mancata firma o un dettaglio burocratico, nonostante la piena disponibilita' dei sindaci, a tenere le gru spente in deposito e gli operai in cassa integrazione, mentre le risorse necessarie sono ferme nelle tesorerie degli enti". Una situazione non piu' tollerabile per i costruttori che intendono d'ora in poi marcare stretto le amministrazioni locali e sollecitarle ad uno sforzo comune di buon senso. Per l'Ance e' l'ultima occasione per uscire dall'immobilismo del settore e dalla crisi economica e sociale dei territori.

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