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Pubblicato il 19/04/2013 22:10

'Il silenzio sulla vertenza Air One Technic rappresenta una sconfitta per l'Abruzzo'

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La dichiarazione è dei presidenti delle province di Chieti e Pescara, Di Giuseppantonio e Testa

'Il silenzio sulla vertenza Air One Technic rappresenta una sconfitta per l'Abruzzo': e' la considerazione dei presidenti delle Province di Chieti e Pescara, Enrico di Giuseppantonio e Guerino Testa.

Air One Technic, l'azienda di manutenzione aerea (ex Gruppo Toto) di Cai Alitalia, che operava negli spazi dell'aeroporto d'Abruzzo e della quale sono stati chiusi i battenti nel maggio 2011, con trasferimento di parte delle commesse a Napoli, occupava un'ottantina operai altamente qualificati con capacita' concorrenziali riconosciute a livello europeo. Per evitare la definitiva perdita dei posti di lavoro si e' ottenuta l'apertura di un tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, confronto che si e' concretizzato in un unico incontro.

'L'Alitalia - dicono oggi i due presidenti di Provincia - si e' mostrata da subito refrattaria al confronto e alla prospettiva di una riconversione del centro manutentivo, rifiutandosi di assegnare un minimo di commesse e rimanendo inerte alla richiesta di liberazione degli hangar di proprieta' della Saga spa. Il Ministero, dal suo canto, non ha mai riaperto il tavolo nonostante le decine di richieste inoltrate in quasi due anni dal blocco delle attivita'. Abbiamo atteso invano un cenno di riscontro da parte del Ministero occupato a strappare una data utile alla Cai Alitalia spa, dopo aver provveduto, come da accordi, ad inviare il piano industriale di riconversione redatto dalla cordata di imprenditori e le condizioni di rilevamento su cui aprire finalmente una trattativa seria'.

'Comprendiamo che si tratta di una vertenza difficile perche' l'interlocutore e' distante – concludono Di Giuseppantonio e Testa – ma mai avremmo pensato ad un disinteressamento totale per questa vicenda che ha ricadute negative su tutto l'Abruzzo, a cui e' stata sottratta la possibilita' di avere una struttura di supporto all'Aeroporto Internazionale d'Abruzzo, di mantenere un'attivita' economica qualificata e qualificante per la regione con prospettive internazionali e soprattutto, di preservare sul territorio risorse umane specializzate e posti di lavoro'. 

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