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Pubblicato il 05/04/2013 11:11

Niente chimica, parola del bio

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di Giulia Grilli

"Curare l'alimentazione è una scelta giusta per la nostra salute". Questo il motivo che ha spinto Emilia Doda e Patrizio Grilli ad aprire, quasi 20 anni fa, il negozio Maggiociondolo di Pescara. Pionieri del biologico, da sempre hanno dato ai loro clienti la possibilità di scegliere prodotti naturali.

Acquistare alimenti che garantiscano qualità organolettiche, nutrizionali, ma anche etiche e sociali è diventata una scelta consapevole per molte persone. Se è vero che cresce tutto sotto lo stesso cielo inquinato e con la stessa acqua contaminata, l'alimentazione biologica si focalizza invece sull'esigenza di tornare ad un modo di nutrirsi sano e privo di trattamenti nocivi.

 

Cosa vuol dire mangiare bio?

I prodotti derivanti da agricoltura biologica sono quelli che non hanno residui chimici a livello organolettico. Dal punto di vista sociale, contribuiscono allo sviluppo di economie compatibili con l'ambiente.

 

La nostra salute ne trae veri benefici?

Gli alimenti biologici, essendo naturali e nutrizionalmente completi, consentono di mangiare meno e anche meglio. Inoltre, non contenendo scorie nocive, permettono ai nostri organi di lavorare in maniera ottimale. Una delle cause maggiori dell'obesità è la povertà nutrizionale del cibo che normalmente ingeriamo, perché non garantisce l'acquisizione dei nutrienti che il nostro corpo richiede quotidianamente. Questo impoverimento alimentare, secondo il dottor Berrino, dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano, porta a desiderare sempre più cibo. Tutto ciò provocherebbe la sindrome metabolica, ovvero un rallentamento del metabolismo e ripercussioni in termini di salute.

 

Essendo stati tra i primi commercianti bio, dopo quasi 20 anni, quali sono i prodotti più venduti ?

Al primo posto c'è sicuramente il latte di riso. È buono, non contiene grassi saturi e viene utilizzato nello svezzamento dei bambini. Anche il latte di soia, il seitan, il tofu e le farine integrali di farro, kamut, mais e grano saraceno sono prodotti molto venduti. Non tutti i clienti del nostro negozio decidono volontariamente di acquistare alimenti biologici, per molte persone la scelta è dettata dalle intolleranze alimentari. Il Prof. Giannattasio, direttore scientifico della rivista Valore Alimentare, medico e agronomo, afferma che la maggior parte delle intolleranze che abbiamo oggi sono legate alla qualità degli alimenti. Pesticidi, conservanti, coloranti, fitofarmaci, agrofarmaci e antiparassitari, sono tutte sostanze che hanno alterato l'equilibrio dei nutrienti e il nostro corpo si è ribellato.

 

I prezzi del bio sono più elevati rispetto a quelli dei prodotti industrializzati. Perché?

Il bio ha alle spalle un maggior numero di ore di lavoro, e questo è il primo fattore che influisce sul prezzo. È importante ricordare che l'agricoltura biologica migliora l'aria, l'acqua e i terreni. Al contrario, il valore economico dei prodotti industriali non comprende il costo dell'inquinamento che la società dovrà pagare successivamente, per questo diciamo che al supermercato spendiamo meno. Inoltre, la determinazione del prezzo al pubblico del biologico è una questione di carattere etico che pubblicizziamo con trasparenza. Molti dei nostri produttori, infatti, dichiarano, come è possibile leggere su Cuorebio Magazine, rivista che distribuiamo nel nostro negozio, di ricevere il giusto compenso per l'attività svolta. Tale valore equivale a quasi il 50% del prezzo pagato dal consumatore finale.

 

Da cosa si riconosce un prodotto bio?

Nei negozi specializzati come questo, ma anche nella grande distribuzione è importante guardare l'etichetta. Su di essa sarà visibile una foglia con 15 stelle, marchio di certificazione a livello europeo. Il controllo delle produzioni biologiche viene effettuato da organismi autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole su tutto il territorio nazionale secondo la rigida regolamentazione comunitaria.

 

Quali i prodotti biologici più importanti per la salute?

Gli alimenti di base come il latte, le farine, la pasta e il pane sono i più soggetti ad arrivare sulle nostre tavole con residui chimici. In questi casi sarebbe necessario che tali prodotti fossero biologici. È importante ricordare che, molte volte, mangiare bio vuol dire cambiare stile alimentare. Ai nostri clienti, infatti, offriamo tutto il necessario per affrontare diverse diete: vegana, macrobiotica, vegetariana. Mangiare sano, preservare l'ambiente e migliorare la vita sono fattori importanti su cui riflettere.

 

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