Immaginate l'odore del mare, i piedi nella sabbia, il sole estivo che abbronza la pelle, lettini, sedie, l'ombra di un gazebo e... ciotole e piscine per cani? No, non è un sogno, perché da quest'anno a Pescara il vostro amico a quattro zampe potrà scendere in spiaggia con voi e rimanere al vostro fianco per l'intera giornata. L'iniziativa è di Lorenzo Papa, titolare dello stabilimento balneare Plinius, nella zona centrale della riviera. "Sono un grande amante degli animali, per questo ho deciso di rispondere alle esigenze delle famiglie e dei turisti, permettendo loro di trascorrere le vacanze con Fido" spiega Lorenzo mentre il suo piccolo cane bianco, Alex, lo guarda amorevolmente dalla panchina.
In cosa consiste la tua idea?
Ho semplicemente creato due aree in spiaggia, di circa 15 mq ciascuna, delimitate da un recinto di cannette che consente ai proprietari di cani di venire al mare e vivere con loro uno spazio che sia adeguato e servito con ciotole e mini piscine gonfiabili, come quelle per i neonati. A disposizione dei clienti ci sono due lettini, due sedie, un tavolino, mentre i bagnanti che non desiderano avere rapporti con animali, sia per paura che per allergie, si sentono protetti.
E per quanto riguarda i costi?
Il prezzo è di 30 Euro, lo stesso richiesto per l'affitto giornaliero di una palma. Le persone si chiudono dentro al box con il loro cane e hanno tutte le comodità possibili.
E' già venuto qualcuno per usufruire di questo servizio innovativo?
Si, sono venute diverse famiglie! I nostri clienti abituali che hanno cani di piccola taglia possono già portarli al mare. Diverso, invece, è il discorso per i turisti di passaggio che, con imbarazzo, ci chiedono se possono venire con il loro amico a quattro zampe in spiaggia, o se lo devono lasciare in albergo, o nell'appartamento o in macchina. Io ho risposto proprio a questa esigenza, è solo un ragionamento semplice e funzionale.
Secondo te perché gli altri gestori di stabilimenti balneari non permettono l'accesso in spiaggia agli animali?
Molto dipende dall'educazione del cane, dalla possibilità che possa mordere qualcuno o possa provocare un danno ai bambini che, incuriositi, si avvicinano per giocare. Si cerca così di evitare il rapporto tra cani e umani pensando che sia pericoloso. Mi è capitato anche che un padre si venuto a dirmi che i suoi figli erano allergici al pelo dell'animale che era sotto uno dei nostri ombrelloni.
E in quel caso come hai risolto la questione?
Stando in mezzo alle persone so che le problematiche sono sempre tante, ma cerco di gestirle tutte. Nel caso specifico ho chiesto al proprietario del cane, un nostro cliente abituale, di portarlo in orari diversi da quelli di maggior affollamento e di tenerlo lontano dai soggetti allergici.
Hai detto che i cani di piccola taglia sono già ammessi, ma nel box recintato si possono portare anche quelli più grandi?
Si, ovviamente è importante che l'animale sia educato. Un cane molto attivo, che non riesce a stare fermo sotto il gazebo diventa ingestibile, mentre un cane tranquillo, per quanto grande voglia essere, rimane nell'area limitata con la sua famiglia. E' proprio questo che determina la serenità del nostro animale, lo stare a fianco dei suoi punti di riferimento. Pensare di attrezzare un sorta di canile al mare, dove lasciare il cane mentre il padrone scende in spiaggia non sarebbe possibile, perché gli animali inizierebbero ad abbaiare incessantemente. In questo modo, invece, nessuno si accorge della presenza di Fido tra gli ombrelloni.
Ma quando viene un turista non sai mai se il suo cane sarà educato o meno...
C'è sempre un fattore di rischio, certo. Io mi metto a disposizione, e in caso di problemi si decide e si ragiona sul da farsi. Dipende molto anche dal buon senso delle persone. E' normale che se il cane abbaia di continuo vuol dire che ha un disagio e che va portato da un'altra parte, e lo dico da proprietario di un animale e non da gestore di uno stabilimento balneare!
E il tuo cane Alex è sempre con te?
Si lo porto ogni giorno qui al Plinius, ma sa che deve restare in direzione e non scende mai in spiaggia. Tutti i clienti si sono abituati a lui perché non dà alcun fastidio. Spero che i miei colleghi inizino a comprendere che il cane è un'opportunità e non un problema. Ci sono molti stabilimenti che hanno tanta sabbia da poter sfruttare per iniziative come questa. I cani non vanno abbandonati in estate solo perché non possono essere portati in vacanza, fanno parte delle nostre famiglie e dobbiamo amarli tanto quanto loro sanno amare noi, che siamo i loro migliori amici...
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