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Pubblicato il 20/09/2013 10:10

RòFilm Lab, imparare a fare cinema

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di Giulia Grilli

Nascosta tra le vie del centro di Pescara, dietro la chiassosa viale Bovio, la scuola di cinema RòFilm Lab sta per prepararsi al nuovo anno accademico 2013/2014, che debutterà il primo ottobre. Aspiranti registi e attori saranno i nuovi protagonisti del film più importante da girare: il sogno di lavorare nel cinema. Ad istruirli con passione e professionalità sono i fratelli Di Felice, Alessandro e Cristiano, già proprietari della RòFilm casa di produzione.

Anch'essi giovani, Alessandro ha 36 anni e Cristiano 32, hanno deciso nel 2008 di dare vita ad un ciclo formativo che potesse immettere nel mercato cinematografico ragazzi pronti al mondo del lavoro. "Nelle scuole italiane c'è il brutto vizio di insegnare troppa teoria a discapito della pratica, creando soggetti del tutto impreparati alle professioni che andranno a svolgere" affermano i fratelli Di Felice. Da qui l'idea di creare la RòFilm Lab, un luogo dove didattica e laboratori si fondono alla perfezione per offrire agli studenti una preparazione idonea, accompagnata da materiale tecnico all'avanguardia.

 

 

Qual'è stata la "visione" che vi ha portato a investire, oltre che sulla vostra casa di produzione, anche sulla scuola di cinema, la RòFilm Lab?

(Cristiano) Qualche anno fa abbiamo avuto la fortuna di capire, seguendo il nostro intuito, che il digitale sarebbe stato il futuro del cinema, infatti dal 2014, per legge, la pellicola andrà in pensione. Ciò vuol dire che la nostra scommessa, sia a livello produttivo che didattico, l'abbiamo vinta, perché tutti i nostri investimenti in attrezzature si sono sempre diretti verso il digitale. La nostra lungimiranza ci ha ripagati, e oggi abbiamo la possibilità di offrire ai ragazzi non solo una buona formazione, ma anche un insieme di strumenti che ritroveranno nell'industria cinematografica e che saranno già abituati a utilizzare. Oltre a tutto ciò, l'elemento che più ci contraddistingue, è la possibilità per tutti i nostri studenti di girare un'opera prima.

 

Ovvero?

(Cristiano) I ragazzi, alla fine del primo e del secondo anno, svolgono dei progetti di gruppo, in cui gli aspiranti registi e attori fanno il loro primo esordio. Per noi è fondamentale produrre questi lavori e dare fiducia a giovani di vent'anni, attività che ormai non fa più nessuno. In questo modo gli studenti hanno la possibilità di vedere le loro opere proiettate sul grande schermo. La prima, infatti, si svolge sempre al Cinema Arca di Spoltore.

 

 

Qual' è l'offerta formativa della scuola?

(Cristiano) Ci sono due corsi principali, uno per stare dietro e uno per stare davanti la macchina da presa. Il Directing sviluppa un programma in cui si studiano la regia, la sceneggiatura, il montaggio, la direzione e tutti i ruoli di una vera troupe cinematografica. I primi due anni offrono un orientamento generale, mentre all'ultimo si accede per ammissione, per frequentare lezioni più specifiche in base alle esigenze dello studente. In questa fase valutiamo l'educazione dei ragazzi, le modalità con cui hanno strutturato i rapporti con gli altri, perché per lavorare in una troupe è necessario saper collaborare. Non ultime le capacità maturate, fondamentali per il progetto personale che dovranno portare a termine proprio nell'ultimo anno.

 

E il corso di Acting?

(Cristiano) E' la parte dedicata agli attori in cui si studia recitazione, dizione, esplorazione del personaggio e tutto ciò che riguarda l'interpretazione di un ruolo. Per ogni corso e ogni materia c'è un docente specifico e l'aspetto più interessante della nostra offerta formativa è che permettiamo l'interdisciplinarietà, in quanto, ogni anno gli studenti del directing e dell'acting collaborano per costruire i loro cortometraggi. I ragazzi così creano una progettualità anche al di fuori della scuola e la costruzione di rapporti personali e lavorativi.

 

 

Quanti sono gli studenti ammessi ai corsi della RòFilm Lab?

(Alessandro) Ammettiamo un massimo di 12 studenti all'anno, per una questione di massima serietà. Nonostante il periodo economico di crisi, non badiamo alle entrate perché il limite numerico che ci siamo posti permette di svolgere un lavoro serio e qualitativamente valido. Puntiamo all'estrema professionalità e, forse, questo è il motivo per cui oggi abbiamo raggiunto i nostri traguardi, e iscritti provenienti da tutta Italia.

 

In un settore difficile come quello del cinema, c'è futuro per chi si iscrive alla vostra scuola?

(Alessandro) Non c'è nessuna scuola in grado di garantire la "possibilità di inserimento nel mondo del lavoro". La RòFilm Lab offre una formazione specifica e dà la possibilità di creare contatti e relazioni, ma non assicura un futuro ai propri studenti, sarebbe un'illusione affermarlo e ne vade la nostra serietà. Durante quest'anno scolastico i ragazzi sono andati a fare uno stage con Guido Chiesa, regista del film "Lavorare con lentezza", ed è stata una grande opportunità. Cristina, una nostra studentessa partirà per fare l'assistente a Marco Spoletini, montatore di "Gomorra". Ma questi esempi, ribadisco, non significano assicurare il futuro dei nostri ragazzi.

 

 

Qualche mese fa si è parlato tanto di Too Bad, l'action movie di un vostro studente. Quali sono stati gli sviluppi per la distribuzione di questo prodotto seguito dalla vostra casa di produzione, la RòFilm?

(Alessandro) Ad ottobre tornerò di nuovo a Cannes, al Mipcom, il mercato internazionale dei prodotti televisivi in cui saranno presenti tutti i buyer delle emittenti più importanti. Stiamo cercando di portare nel mondo Too Bad, un prodotto di un ragazzo di soli vent'anni, Lorenzo Berghella,  nostro studente.  L'interessamento delle case estere ci sta gratificando molto, a differenza delle dinamiche del mercato italiano che ci hanno un po' scoraggiato. Nel resto del mondo, per fortuna, vieni valutato per la qualità di quello che fai e noi stiamo investendo, come RòFilm, in un lavoro valido, interessante in cui continuiamo a credere.

 

 

 

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