L'idea che io rottami il Pdl "e' una fantasia fondata sul nulla. Mi hanno dato anche dello 'sfasciacarrozze' ma nel mio lavoro (dall'urbanistica alle comunicazioni, dallo sport alla politica), ho sempre fatto il contrario. Ho sempre cercato di mettere insieme e usare al meglio tutte le risorse umane possibili, valorizzando al massimo le capacita' di ciascuno". Lo afferma Silvio Berlusconi in un'intervista all'Huffington Post.
Silvio Berlusconi lancia un chiaro avvertimento alla delegazione ministeriale del Pdl, cominciando da quell'Angelino Alfano che ancora oggi gli ha chiesto di sostenere il governo. "Come puo' pretendere il Partito democratico che i nostri senatori e i nostri ministri continuino a collaborare con chi, violando le leggi, compie un omicidio politico, assassina politicamente il leader dei moderati?", si chiede il Cavaliere in un'intervista all'Huffingotn Post, "Se si contraddicono i nostri elettori, non si va da nessuna parte. Anche Fini e altri ebbero due settimane di spazio sui giornali, ma poi e' finita come e' finita. Ripeto: e' nel loro interesse ascoltare cosa dicono i nostri elettori, per non commettere errori che li segnerebbero per tutta la vita".
"Li inviterei ad ascoltare i cittadini sia sulla legge di stabilita' che sulla mia decadenza. E ricordino che il tema non e' tanto quello di essere leali a Silvio Berlusconi, ma quello di essere leali ai nostri elettori e ai programmi su cui ci hanno dato il consenso". Cosi' Silvio Berlusconi, intervistato dall'Huffington Post, risponde ad una domanda su cosa dovrebbero fare i ministri del Pdl.
"A loro dico: se si contraddicono i nostri elettori, non si va da nessuna parte. Anche Fini e altri ebbero due settimane di spazio sui giornali, ma poi e' finita come e' finita". E' il messaggio che Silvio Berlusconi, intervistato dall'Huffington Post, recapita ai senatori governisti del Pdl, invitandoli a "non commettere errori che li segnerebbero per tutta la vita".
"Nel nostro movimento esiste un patrimonio di persone, di parlamentari, di consiglieri regionali, provinciali e comunali, di dirigenti sul territorio, di militanti che va assolutamente salvaguardato. A questo patrimonio dobbiamo cercare di aggiungere altri protagonisti del mondo dell' impresa, delle professioni, della cultura, del lavoro, per rinnovare la nostra passione e il nostro entusiasmo e fare sempre di piu'", spiega Berlusconi, " Come nel '94 ci riferiamo ai due grandi partiti americani. Da un lato, la presenza capillare sul territorio, anche con i nostri Club fino nei comuni piu' piccoli. Dall'altro, oltre ai media tradizionali (tv, radio, giornali), la grande realta' di Internet, della rete e dei social network. Al vertice ci sono le idee, le nostre idee e i nostri programmi liberali che devono "viaggiare" sulle gambe delle persone, dei media e della rete. Non ci si puo' privare di nessuna di queste opportunità"
Per quanto riguarda il prossimo Consiglio Nazionale, "Il Pdl e' nato per riunire 21 formazioni del centro destra. Ha svolto la sua funzione, ma molte formazioni se ne sono andate o sono addirittura sparite. Inoltre nella comunicazione non veniva mai usato il nome intero fatto di due bellissime parole: popolo e liberta'. L'acronimo Pdl o, peggio, "la Pdl" come dicono da Roma in giu', non comunicano alcuna emozione. E in piu' sentiamo forte l'esigenza, dopo quello del '94, di un nuovo appello agli uomini e alle donne che amano la liberta' e che vogliono restare liberi. Forza Italia e' tutto questo, ed e' sempre rimasta nel nostro cuore.
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