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Pubblicato il 30/03/2013 19:07

Napolitano chiama i saggi per uscire dalla crisi di governo

napolitano, quagliariello, onida

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano prova a dare una soluzione alla crisi, creando due commissioni di saggi per compiere un'istruttoria sulle riforme e sui temi dell'economia e dell'Europa, e verificare la possibilita' di stendere un programma su cui possa ritrovarsi un ampio schieramento di forze politiche per dar vita ad un governo. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo una notte di riflessione, tenta l'ultima mossa per cercare di superare l'impasse.

Napolitano esercitera' il suo mandato fino alla scadenza naturale e se non riuscira' a nominare un presidente del Consiglio il lavoro svolto dai gruppi di studio sara' un'utile base di partenza per il suo successore. Nel frattempo l'esecutivo guidato da Mario Monti continua a svolgere la sua attivita' ponendo in essere i provvedimenti necessari, a partire da quello per lo sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione. Nel gruppo che si occupera' della parte istituzionale figurano l'ex presidente della Corte costituzionale Valerio Onida, il capogruppo di Scelta civica al Senato Mario Mauro, il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello, l'ex presidente della Camera Luciano Violante.

Nel gruppo di lavoro impegnato sui temi economico-sociali ed europei ci sono il presidente dell'Istat Enrico Giovannini; il presidente dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato Giovanni Pitruzzella; Salvatore Rossi, componente del Direttorio di Bankitalia; i presidenti della commissione speciale di Camera e Senato, il leghista Giancarlo Giorgetti e l'esponente del Pd Filippo Bubbico e il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi.
"Ritengo -afferma Napolitano- di dover ancora una volta sottolineare l'esigenza che da parte di tutti i soggetti politici si esprima piena consapevolezza della gravita' e urgenza dei problemi del Paese e quindi un accentuato senso di responsabilita' al fine di rendere possibile la costituzione di un valido governo in tempi che non si prolunghino insostenibilmente, essendo ormai trascorso un mese dalle elezioni del nuovo Parlamento"

"Tuttavia -prosegue il Capo dello Stato- non puo' sfuggire agli italiani e all'opinione internazionale che un elemento di concreta certezza nell'attuale situazione del nostro Paese e' rappresentato dalla operativita' del governo tuttora in carica, benche' dimissionario e peraltro non sfiduciato dal Parlamento: esso ha annunciato e sta per adottare provvedimenti urgenti per l'economia, d'intesa con le istituzioni europee e con l'essenziale contributo del nuovo Parlamento".

"Nella prospettiva ormai ravvicinata dell'elezione del nuovo Capo dello Stato -che mi auguro veda un'ampia intesa tra le forze politiche- sono giunto alla conclusione che, pur essendo ormai assai limitate le mie possibilita' di ulteriore iniziativa sul tema della formazione del governo, posso fino all'ultimo giorno concorrere almeno a creare condizioni piu' favorevoli allo scopo di sbloccare una situazione politica irrigidita tra posizioni inconciliabili. In questo senso mi accingo a chiedere a due gruppi ristretti di personalita' tra loro diverse per collocazione e per competenze di formulare -su essenziali temi di carattere istituzionale e di carattere economico-sociale ed europeo- precise proposte programmatiche che possano divenire in varie forme oggetto di condivisione da parte delle forze politiche".

"Continuo dunque -conclude Napolitano- a esercitare fino all'ultimo giorno il mio mandato, come il senso dell'interesse nazionale mi suggerisce: non nascondendo al Paese le difficolta' che sto ancora incontrando e ribadendo operosamente la mia fiducia nella possibilita' di responsabile superamento del momento cruciale che l'Italia attraversa".

Il Pd "e' pronto ad accompagnare il percorso indicato dal presidente Giorgio Napolitano", assicura il segretario Pier Luigi Bersani, aggiungendo che il "governo di cambiamento e la convenzione per la riforme restano il nostro asse".

'Come ulteriore atto di disponibilita' e di responsabilita' verso il Paese, esprimiamo apprezzamento per la verifica programmatica auspicata dal Capo dello Stato, e speriamo che questo metodo dia buoni frutti, superando i veti e l'atteggiamento negativo del Pd', sottolinea il segretario del Pdl Angelino Alfano.

Al Movimento 5 stelle piace soprattutto il riferimento diNapolitano all'operativita' del governo Monti. "Il PresidenteNapolitano, nel suo discorso di oggi, ci ha dato ragione -afferma infatti il capogruppo al Senato Vito Crimi- A chi sosteneva che le nostre teorie erano campate in aria e non trovano fondamento costituzionale, il presidente Napolitano oggi ha dato una risposta autorevole. Un governo, sebbene limitato agli affari di ordinaria amministrazione, in Italia e' operativo, con la collaborazione del Parlamento. Anzi, direi di piu': sta operando solo previo consenso del Parlamento".

"Il Presidente Napolitano si e' confermato oggi punto di riferimento fondamentale per le istituzioni democratiche del nostro Paese -afferma il capogruppo di Scelta civica alla Camera, Lorenzo Dellai- Condividiamo totalmente le sue riflessioni e siamo lieti per la sua decisione di svolgere fino in fondo il mandato per ricercare uno sbocco di responsabilita' di fronte allo stallo pericoloso che si e' determinato. In particolare ci onora il fatto che il Presidente abbia ripreso e sviluppato un'idea che la nostra delegazione si era permessa di prospettare nell'incontro di ieri". Via libera anche dalla Lega: 'Il modello indicato dal Presidente Giorgio Napolitano ricorda quello olandese, lo stesso che la Lega Nord ha proposto fin dall'inizio", commentano i capigruppo parlamentari Giancarlo Giorgetti e Massimo Bitonci.

 

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