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Pubblicato il 15/08/2013 17:05

Quagliariello: grazie a Napolitano si riesce a vedere un obiettivo

napolitano, quagliariello

'Se fosse vero che non ci si puo' fidare di Napolitano, perche' mai non si e' limitato a ribadire quello che tanti dirigenti del Pd gli hanno detto, e cioe' che 'la legge e' uguale per tutti'? Gli sarebbe bastato esprimere un pensiero tanto superficiale per ricevere l'encomio di gran parte del mondo politico, con l'eccezione del centrodestra''. Cosi', a Libero, il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello. ''A tutti noi piacerebbe che questa storia si concludesse in termini fiabeschi - dice - con quel salvacondotto che D'Artagnan strappo' dalle mani di Milady nei Tre Moschettieri'', tuttavia siamo ''in una vicenda maledettamente complicata''. ''Almeno adesso, grazie a Napolitano, in lontananza si riesce a vedere un obiettivo'', aggiunge. Per Quagliariello il messaggio del presidente apre ''uno spiraglio'' per la grazia, ''se poi sia giusto provare ad allargare lo spiraglio oppure no, e' una decisione che puo' prendere solo Berlusconi''. Massima fiducia nei confronti del capo dello Stato: ''Una cosa e' riconoscere le differenze di pensiero, che sicuramente ci sono, un'altra e' negare la buona fede''. Intervistato anche dall'Unita', il ministro sottolinea come il messaggio del Colle sia ''destinato a segnare la storia di questi ultimi anni perche' finalmente riafferma il primato della politica'', mentre lo scontro con la magistratura viene ''secolarizzato''. Ora, afferma, ''vale la pena giocare la carta della grande riforma. Questa legislatura e il contesto internazionale hanno numeri difficilissimi, io li immagino come un acquario pieno di pirana dove il pesciolino Nemo, l'Italia, ha trovato rifugio dietro una conchiglia che e' questo governo. Vale la pena rompere l'acquario, tornare in mare aperto e rifondare lo Stato. E affrontare anche il tema della giustizia''

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