"Se il testo del dl lavoro dovesse rimanere quello di oggi, noi non lo voteremo, a meno che il governo non ponga la fiducia e allora a quel punto dovremmo scegliere tra la stabilità dell'esecutivo e un testo. Ma non credo che il governo ricommetta l'errore che ha fatto questa volta: la mediazione si cerca prima, non in aula". Lo ha detto Gaetano Quagliariello (Nuovo Centrodestra) intervenendo ad Agorà, su Rai3. "Ieri il ministro Poletti ha tentato una mediazione tra parlamento e testo del governo, - ha aggiunto Quagliariello - e il Nuovo Centrodestra ha detto sì. Una corrente del Pd, invece, ha detto che non andava bene, quindi si è tornati indietro e il governo ha posto il voto di fiducia. Tutto ciò ci dice che in questo esecutivo c'è una componente che vuole modernizzare il Paese, ovviamente in senso diverso da quello del Pd, e che fa le sue battaglie durante tutto l'iter parlamentare. Ieri ha vinto una concezione più statalista che ritiene che sia più importante tutelare i diritti di chi è dentro il mondo del lavoro piuttosto che costruire condizioni perché altri vi possano entrare. È una concezione che non risponde alla storia, perché può andare bene in un momento di piena occupazione, ma non in un momento in cui stiamo scalando le classifiche dei disoccupati. Noi andremo avanti con la nostra battaglia parlamentare e cercheremo di sfruttare il passaggio al Senato per migliorare ancora di più questo provvedimento".
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