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Pubblicato il 13/04/2013 07:07

Quirinale, Marini mette le mani avanti: per ora solo voci

Marini, quirinale, presidente della repubblica

Smorzano i toni, smentiscono ma probabilmente, in fondo in fondo, un pensierino al Colle lo stanno facendo tutti i candidati presidenti in pectore. I nomi sono quelli che appaiono sui giornali e le divisioni tra gli schieramenti rendono la partita particolarmente complicata. Trovare un accordo non sarà facile, anche perché, strettamente legato al nuovo Presidente, c'è anche il problema del nuovo Governo. 

Sono due, quindi, gli schemi di gioco possibili e da li' uscira' il prossimo presidente della Repubblica: se intesa sara' con il Pdl, e colloqui e contatti in questi giorni sono frequenti, i nomi piu' quotati sono quelli di Massimo D'Alema, Giuliano Amato, Luciano Violante, Anna Finocchiaro. Franco Marini, candidato 'spinto' dall'area ex Ppi del Pd, mette le mani davanti: 'Per carita', sono solo voci, la cosa non esiste...vedremo'. Se, invece, il prossimo incontro tra Bersani e il Cavaliere finira' male, Bersani potrebbe puntare su Romano Prodi, sperando di ottenere dalla quarta votazione i voti dei grillini e magari poi anche il via libera a formare un governo di minoranza.
Anche se la rosa dei quirinabili non e' ancora definita, il segno che la partita e' ad una stretta si deduce da niet e plausi che i favoriti ricevono. Oggi Roberto Maroni, che aveva rivendicato un ruolo autonomo della Lega sul Colle rispetto al Pdl, stronca l'ipotesi di Giuliano Amato. Cosi' come Matteo Renzi, dopo l'incontro con Massimo D'Alema, considera 'ridicola l'idea che il Quirinale adesso tocchi a un cattolico' e non considera Franco Marini il 'modello' di candidato al Quirinale. Una stroncatura che pesa dentro il Pd e che alimenta i sospetti dell'area cattolica di un'asse Renzi-D'Alema. Il sindaco di Firenze, contrario ad 'accordicchi perche' non si barattano 7 anni per le prossime 7 settimane', assicura pero' che non dara' ai suoi 55 parlamentari 'un'ordine di scuderia'.
Ma, aggiunge, 'so che stanno chiedendo al Pd di rendersi conto che bisogna mettersi in sintonia con la realta' e fare presto', lasciando intendere un pressing su Bersani per chiudere un'intesa con il Pdl.

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