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Pubblicato il 31/10/2012 10:10

Incidenti stradali, i risultati del Rapporto Aci-Istat

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589 pedoni morti nel 2011. Maggio il mese "nero", agosto quello in cui si registra il picco di mortalita', sabato il giorno con piu' vittime, le 18 l'ora critica

Sono 589 i pedoni (333 uomini e 256 donne) che hanno perso la vita sulle strade italiane nel 2011: una strage che fa segnare un leggero calo (-4,1%) rispetto all'anno precedente. In diminuzione, piu' contenuta (-1,2%), anche il numero dei pedoni feriti: in tutto 21.103, di cui 9.511 uomini e 11.592 donne. L'ultimo Rapporto Aci-Istat, presentato oggi, conferma come proprio il pedone resti uno dei soggetti piu'' deboli fra le persone coinvolte in incidenti stradali. Il rischio di infortunio causato da investimento stradale e' particolarmente alto per la popolazione anziana: per i morti, il valore massimo (96) si registra nella fascia di eta' compresa tra 80 e 84 anni; per i feriti (1.594) in quella tra 70 e 74 anni. I pedoni donna risultano fortemente a rischio tra i 75 e gli 84 anni. 

In assoluto, i veicoli piu' coinvolti in incidenti stradali sono le auto (255.471, il 66,1% del totale), responsabili del 44,2% dei decessi; al secondo posto i motocicli (54.181, pari al 14%) che pero', malgrado la percentuale decisamente piu' bassa rispetto alle quattro ruote, sono responsabili del 32,1% dei decessi. Seguono autocarri (6,8%), ciclomotori (5,4%) e biciclette (4,5%) ma rispetto al 2010, il numero di bici coinvolte in sinistri con lesioni e' aumentato del 12%. L'indice di mortalita' piu' alto e' quello di motocicli e quadricicli (1,7), piu' del doppio di quello delle auto (0,7) ma doppio rispetto alle auto e' anche quello delle bici (1,6). Tra le voci delle categorie di veicoli il Rapporto distingue anche i quadricicli, piu' comunemente indicati come "minicar o microcar": i conducenti morti alla guida di questa categoria di veicolo sono 11 e rappresentano circa lo 0,4% del totale dei conducenti deceduti. 

Maggio il mese "nero", agosto quello in cui si registra il picco di mortalita', sabato il giorno con piu' vittime, le 18 l'ora critica.  In particolare, nel 2011 il maggior numero di incidenti e di decessi si e' verificato a maggio (20.274 sinistri con 367 morti), mese con la media giornaliera piu' alta (654 incidenti e 12 vite spezzate). Gennaio e' il mese con il numero piu' basso di incidenti (13.925; media giornaliera 449), marzo quello che ha fatto registrare il minor numero di morti sulle strade (258; media giornaliera 8). Il tasso di mortalita' piu' alto lo fa registrare agosto (1,4), seguito a ruota da gennaio (1,3); il piu' basso marzo (0,9). Il venerdi' e' il giorno peggiore per incidenti (15,6%) e feriti (15,1%) mentre il maggior numero di morti si registra di sabato (16,6%) e di domenica (15,7%). Il picco piu' elevato di incidentalita' durante l'arco della giornata si registra intorno alle 18 (15.756 incidenti; 261 morti; 22.617 feriti), "quando - spiegano gli autori del rapporto - all'incremento del traffico per gli spostamenti lavoro-casa si aggiungono fattori psico-sociali come lo stress e la stanchezza, unitamente alle difficolta' di percezione visiva dovute alla riduzione della luce naturale". L'indice di mortalita' si mantiene superiore alla media (1,9) dalle 21 alle 7 del mattino, raggiungendo il valore massimo intorno alle 5 (6 decessi ogni 100 incidenti). Nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6 si sono verificati 29.223 incidenti stradali (14,2% del totale) che hanno causato il decesso di 984 persone (25,5%) e il ferimento di altre 46.359 (15,9%). Gli incidenti del venerdi' e sabato notte sono pari al 40,7% del totale degli incidenti notturni; i morti e i feriti del venerdi' e sabato notte rappresentano, rispettivamente, il 42,8% e il 43,3%.

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