La riforma elettorale avra' ''tempi brevissimi, se la nostra apertura sara' colta''. Intervistato dal Quotidiano Nazionale, il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello propone il ''doppio turno eventuale di coalizione, un mix tra liste e collegi dove chi, al primo turno, supera il 35% dei voti ottiene un premio di maggioranza del 15%. Il secondo turno di svolge solo se nessuno arriva al 35%''. ''Perche' questo sistema funzioni occorre che a votare la fiducia al governo sia un'unica Camera'', osserva Quagliariello, secondo cui ''nulla impedisce di fare subito la legge elettorale prevedendo che alcuni suoi aspetti divengano operativi con la riforma del Senato''. ''Se Renzi pensa che intendiamo prender tempo con l'idea di preservare il governo da eventuali elezioni anticipate - sottolinea - si sbaglia''. Sulla riforma del Senato, ''intendiamo trasformarlo in una Camera delle autonomie in cui entreranno di diritto i presidenti di regione e alcuni sindaci, oltre ad un numero ridotto di senatori eletti contestualmente ai consigli regionali. L' obiettivo e' quello di ridurre la spesa ma anche di affidare l'esercizio di queste funzioni ad un organismo dedicato e non a chi le svolgerebbe a part time'', spiega Quagliariello. ''Renzi considera la riforma del Senato solo dal punto di vista dei costi della politica. Nel patto per il 2014, Ncd inserira' l'abolizione del Cnel e la liberalizzazione delle aziende municipalizzate: cosi' si' che risparmieremo dei soldi''.
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