"L'Assessore Pepe dimostra di presidiare in maniera superficiale il problema caccia, e non solo nella provincia dell'Aquila". Lo affermano il presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri in riferimento alle dichiarazioni del componente della Giunta regionale, delegato alla Caccia. "Nel merito - aggiungono Febbo e Sospiri - forse non si e' fatta mente locale che la Giunta, pochi giorni or sono, ha provveduto ad emettere con Delibera un nuovo calendario, oltre al fatto che pare ce ne sara' un altro. Tale calendario tuttora non e' stato inviato nuovamente al Vinca, e cio' mette in discussione, in caso di impugnazione su tale tema degli ambientalisti, il corretto svolgimento della caccia in tutta la provincia dell'Aquila, nelle aree Sic e nelle zone di Protezione Speciale".
"Entrando nel merito del caso citato da Pepe - proseguono i due esponenti di Forza Italia - la Coturnice, il problema principale, piu' volte spiegato a tutti, riguarda la necessita' di creare un sistema di monitoraggio completo, comprendente quindi anche le aree interdette alla caccia ed in particolare i parchi, i quali da soli rappresentano l'80% degli areali di riproduzione. Dopo il primo anno in cui sono stati formati i monitoratori abilitati (attraverso corsi che in molti confondono, nonostante decine di riunioni, con l'abilitazione alla caccia specialistica) si sarebbe dovuto procedere alla richiesta dei dati alle aree protette, anche richiedendo intervento diretto del mondo venatorio attraverso i monitoratori riconosciuti, proprio con i corsi, dall'Istituto di Protezione del Ministero, al fine di sancire una volta per tutte che lo status della popolazione 'reale' nella regione Abruzzo non puo' dipendere solo dai risultati degli abbattimenti e dei censimenti limitati ai comparti di caccia. Ritardo questo inaccettabile da parte dell'Assessorato alle Politiche Agricole, Caccia e Pesca per scelte ed impostazione strategica, determinate dalla assoluta non conoscenza della impostazione chiara che, l'anno scorso, ha determinato senza problemi la blindatura del calendario venatorio". "Cio' ha determinato - concludono i consiglieri - come avevamo previsto, ma forse Pepe ed il suo staff ancora se ne sono accorti, la chiusura della caccia alla coturnice in tutta la provincia dell'Aquila, sancita con nota n. 2 della Provincia gia' pubblicata sul sito dell'ente. E chi ha la responsabilita' dell'atto programmatorio, e cioe' la Regione Abruzzo, dovra' rispondere di questo".
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