Nuovo botta e risposta tra l'assessore Febbo e le associazioni ambientaliste sul calendario venatorio e sulle sentenze dei tribunali amministrativi. Il Tar dell'Aquila ha accolto il ricorso, dello scorso anno di Wwf e Animalisti Italiani contro il calendario venatorio 2012-2013 della Regione Abruzzo. Le associazioni ambientaliste parlano di una ''vittoria per ko nei confronti della Regione'' e di una ''straordinaria sentenza su caccia, orso, conservazione delle specie e tutela della salute umana'', che conferma come ''la politica filovenatoria non abbia alcun senso''. Si' perche', evidenziano gli ambientalisti, ''nel dispositivo si parla di ''mancata protezione dell'orso marsicano nell'intero areale di distribuzione individuato nell'accordo Patom (Piano d'Azione per la tutela dell'Orso bruno Marsicano)''.
''Il Tar - hanno spiegato in conferenza stampa il presidente del Wwf Italia, Dante Caserta, il vicepresidente degli Animalisti Italiani, Alex Caporale, il legale delle due associazioni, Michele Pezone, e Augusto De Sanctis del Wwf Abruzzo -, con la sentenza pubblicata lo scorso 11 luglio, ha ''censurato l'operato della Regione praticamente su tutte le sue scelte venatorie''. I giudici, oltre alla mancata tutela della specie simbolo d'Abruzzo, l'orso bruno, si sono concentrati, tra l'altro, sull'assenza di un Piano Faunistico Venatorio, sul ''periodo di caccia ampliato a dismisura per quasi tutte le specie'', sulla ''pre-apertura illegittima della caccia ad alcune specie'' e sulla mancanza della Valutazione di incidenza ambientale.
''La Regione - commenta Dante Caserta - ha dimostrato di non saper minimamente gestire la questione caccia. Credo che nessun altro ente abbia collezionato cinque anni di bocciature su tutti i livelli. Ora, anche in vista dell'ormai prossima decisione sulla nuova stagione venatoria, la Regione e' completamente al tappeto tenuto conto che il Tar ha censurato praticamente l'intero contenuto del calendario venatorio 2012-2013''.
L'Assessore regionale alla Caccia, Mauro Febbo replica sulla sentenza del Tar riguardo il ricorso presentato dalle Associazioni ambientaliste contro il calendario venatorio 2012-2013. "Sin dal mio insediamento in Giunta Regionale - dichiara Febbo - ho iniziato a lavorare sugli aspetti oggi contestati nella sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale dell'Aquila riferito al ricorso delle associazioni ambientaliste, anche attraverso la ristrutturazione degli uffici preposti, impiegando personale altamente qualificato".
"Le iniziative messe in campo - prosegue Febbo - sono di ampio raggio e vanno dalla predisposizione del Piano Faunistico Venatorio Regionale (PFVR) che sarà avviato a settembre ed il cui coordinamento scientifico è stato affidato all'ISPRA , alla realizzazione di un sito WEB-gis per la gestione dei dati sugli abbattimenti.
"Con esplicito riferimento - dice Febbo - alla contestazione sui periodi di prelievo dell'avifauna migratoria, stabiliti in base alla biologia di specie ed allo stato di conservazione delle singole popolazioni, la mancanza dei dati sui prelievi non ha consentito alla Regione una corretta gestione e quindi un'adeguata motivazione degli scostamenti delle date di chiusura della caccia rispetto a quelle indicate dall'ISPRA. Ad ogni modo, per ovviare a questo e sulla base di quanto indicato dalla Guida dell'ISPRA per la stesura dei calendari venatori, sono state inserite nella proposta del nuovo calendario venatorio, prescrizioni relative alla raccolta ed analisi dei dati e quelle relative all'adozione di un carniere giornaliero. In particolare, per quanto riguarda la raccolta e l'analisi dei dati, la Regione Abruzzo, da quest'anno, adotterà un programma di gestione dati WEB GIS denominato "Artemide", il primo in Italia, che consente, tra l'altro, la raccolta, l'inserimento e l'organizzazione dai dati dai tesserini di abbattimento. In relazione allo svolgimento dell'attività venatoria nella Zone di Protezione Esterne (ZPE) del PNALM (Parco Nazionale d'Abruzzo), la proposta del prossimo Calendario, contempla tutte le indicazioni fornite dal Tavolo Tecnico Ristretto (TTR), composto da esperti a livello nazionale, peraltro integrate dalle risultanze emerse dai sopralluoghi sul campo effettuati con l'ISPRA. Il Calendario prevede, altresì l'obbligo di vaccinazione dal cimurro per i cani che sono utilizzati durante l'attività venatoria nella ZPE del PNALM e l'obbligo di sottoporre ad analisi per la trichinella, tutti i capi di cinghiali abbattuti sull'intero territorio regionale. Con l'iniziativa della Regione di istituire un TTR è stata data attuazione pratica ad un'azione del PATOM (B1) considerata di importanza critica e a priorità molto alta; se si escludono le attività previste dal LIFE ARCTOS, il TTR è il primo, e ad oggi unico, Tavolo ad avere dato attuazione a quanto previsto dal PATOM. Quello che ci lascia perplessi è la possibilità di cacciare liberamente nelle aree limitrofe alla regione Abruzzo (vedi Molise e Lazio) anche nella ZPE. La Regione Abruzzo, ripeto, la prima ad aver affrontato tali problematiche, si vede oggi contestare le iniziative prese per la tutela dell'orso, anche se per aree limitate della regione. Una ulteriore prescrizione inserita nel calendario è l'obbligo di riconsegna dei tesserini di abbattimento, con previsione dell'applicazione della sanzione amministrativa in caso di inadempimento o di errata compilazione, ai sensi dell'art. 53, comma 4 lett. r) della L.R. 10/04".
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