Per tali ragioni la proposta teramana mi sembra essere la più sensata, quella che né umilia né porta squilibri al territorio; resta da verificare se questa sia tecnicamente percorribile. In alternativa ritengo, lasciando inalterate L'Aquila e Chieti, d'ipotizzare la costituzione di una terza provincia, attraverso l'accorpamento di Pescara con Teramo, dando vita ad un nuovo ente denominato Pescara- Teramo, sul modello di Pesaro-Urbino o Massa-Carrara o Forlì- Cesena, conservando così, oltre che nella denominazione entrambi i nomi, anche un'equa suddivisione delle strutture e delle sedi provinciali, così come del resto accade anche a livello regionale in Abruzzo per le sedi di L'Aquila e Pescara"
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