Un appello al buon senso nel "Concorsone". E' quanto chiesto da Monsignor Giuseppe Molinari in un articolo apparso sul periodico diocesano "Vola", nel quale il presule si schiera a fianco dei precari impegnati nella ricostruzione.
'Se e' vero che a questo concorso potranno partecipare anche persone che vengono da altre citta' e che avranno bisogno di tempo per capire i vari problemi della ricostruzione, perche' non pensare a dare subito un futuro sicuro ai giovani che gia' da tre anni stanno a contatto con i problemi della ricostruzione e che gia' sognavano un futuro piu' tranquillo? E' una scelta dettata dal buon senso, oltre che dalla constatazione che cosi' si hanno persone gia' preparate e la 'ricostruzione' non e' condannata a subire altri deplorevoli ritardi'.
L'arcivescovo e' consapevole che tutti i giovani stanno vivendo un periodo difficilissimo dettato dalla mancanza del lavoro e quindi di prospettive per il futuro: 'Certo non bisogna dimenticare nessuno dei giovani (e meno giovani), che nella nostra citta' attendono ansiosamente un lavoro - e prosegue l'arcivescovo - visto che i precari sono persone e non numeri perche', con lodevole buon senso, non si cominciano a risolvere subito i problemi di questi giovani che gia' lavorano ed hanno acquistato un esperienza nel campo della ricostruzione?'
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 2
Condividi: