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Pubblicato il 04/02/2014 10:10

Macroregione adriatico ionica, Confesercenti chiede più fondi per la mobilità

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Per accelerare lo sviluppo e il potenziamento del settore turistico della macroregione Adriatico-Ionica, occorre investire per migliorare l'accessibilità, i collegamenti e le infrastrutture dell'area, reali e digitali, puntando allo stesso tempo su reti e aggregazioni di imprese, formazione professionale degli operatori turistici, l'integrazione delle strategie di promozione dei territori e dei sistemi web e lo sviluppo di un'immagine coordinata, con la creazione del marchio Adrion. Sono alcune delle proposte avanzate dalle Confesercenti delle regioni adriatiche (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia) in una lettera indirizzata ai presidenti delle giunte regionali di riferimento, contenente proposte e osservazioni per lo sviluppo del turismo nella macroregione adriatico-ionica. "Data l'importanza che la strategia Europea per la Regione Adriatico Ionica riveste per lo sviluppo delle aree interessate ed in particolare per lo sviluppo ed il potenziamento del settore turismo - si legge nella lettera - le Confesercenti delle Regioni Adriatiche ritengono utile portare un loro contributo alla definizione della strategia e delle politiche ed azioni che ne conseguiranno. "Dal momento che la Macroregione non ha fondi propri, ma è uno strumento di coordinamento - continuano le Confesercenti - va sottolineata e colta la coincidenza dell'approvazione della strategia della Macroregione con i nuovi strumenti di programmazione FSR, FSE e FEASR per il periodo 2014 - 2020 : si tratta di quasi 100 miliardi di euro (circa il 13% in più rispetto a quelli della passata programmazione) che, se ben utilizzati, rappresentano una importante opportunità per il Paese, per le imprese ed i cittadini". Le prospettive dell'Euroregione Adriatica all'interno della Macroregione Adriatico-Ionica - spiegano le associazioni di imprenditori - contemplano anche "la preparazione, definizione ed armonizzazione di una comune strategia di sviluppo in campo economico con particolare attenzione ai settori del turismo, della pesca e dell'agricoltura". In particolare, scrivono le imprese, "vanno migliorate ed ottimizzate tutte le azioni legate all'accessibilità internazionale, ma anche nazionale e locale dell'area, sia attraverso l'aumento di collegamenti aerei internazionali, sia implementando una politica di trasporti che privilegi il miglioramento delle linee ferroviarie legate alle tratte nazionali ed europee dell'area adriatica di riferimento, oltre che il miglioramento del sistema dei porti".

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