Corrado Di Sante, esponente di Rifondazione Comunista in una nota ha rimarcato il presunto dietro-front del Comune di Montesilvano in merito all'azzeramento dei compensi destinati al Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Speciale per i servizi sociali. "Il 17 luglio scorso - dice Di Sante - la Commissione Statuto voto' all'unanimita' per l'azzeramento dei compensi destinati al Cda su proposta del Consigliere IdV Enea D'Alonzo ma due mesi dopo e' passata una delibera che fissa il compenso a 40 euro lordi a seduta per il Presidente (con un tetto massimo annuo di 4000 euro) e a 25 euro lordi di gettone a seduta per i 4 consiglieri di amministrazione (con un tetto massimo di 3000 euro). La maggioranza che sostiene Di Mattia, - fa notare Di Sante -si e' rimangiata il provvedimento con voto favorevole dei gruppi di Pd, Essere Montesilvano, Udc, Sinistra Unita (SEL-PDCI), Montesilvano Bene Comune e dello stesso sindaco, con l'astensione dell'Idv e il voto contrario dell'opposizione. In sostanza la delibera riduce di soli 1.000 euro il compenso annuo massimo destinato al Presidente (da 5000 a 4000) di soli 500 euro annui quello destinato ai 4 consiglieri (da 3500 a 3000) e poco conta che sia stato dimezzato il compenso per singola seduta. Quello che conta e' il massimale annuo. Si poteva dare un serio segnale di discontinuita' rispetto alla giunta Cordoma e cosi' non e' stato" - conclude Di Sante
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