La marineria pescarese ha manifestato per la forte preoccupazione per il ritardo nell'inizio dei lavori di dragaggio del porto. 'Abbiamo chiesto - ha detto il portavoce della marineria Mimmo Grosso - l'accesso agli atti per vederci chiaro anche sul bando di gara che aveva visto inizialmente l'interesse di 14 ditte, poi diventate due, e sapere allo stesso tempo dove verranno portati i fanghi, visto che sembra sia stata esclusa la destinazione belga. Neanche il Provveditorato alle Opere Pubbliche - ha aggiunto Grosso - sa dirci quando si potra' tornare in mare. La situazione si e' aggravata ulteriormente anche perche' i lavori slitteranno ulteriormente, superando gli 85 giorni dalla consegna dei lavori, visto che come ci e' stato detto si iniziera' prima con il ripascimento'.
La protesta è stata attuata nel corso di un incontro avvenuto questa mattina con alcuni parlamentari abruzzesi del Pd. Il rappresentante della marineria ha poi detto che e' arrivato il primo decreto di sequestro della casa nei confronti di un armatore, e altri ne potrebbero arrivare nei prossimi giorni. 'Sia ben chiaro - ha concluso Grosso - che non non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare il porto di Pescara'.
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