Nel corso dell'incontro con il comandante della Capitaneria di porto gli operatori hanno fatto presenti tutte le difficolta' che hanno dovuto affrontare nei mesi scorsi in relazione al mancato dragaggio del porto, in particolare dal punto di vista economico. Sono ancora in attesa di fondi statali (due milioni e mezzo di euro che hanno dovuto ottenere il via libera di Bruxelles) che sono stati annunciati ma non sono stati elargiti e in relazione al mese di maggio, che e' "scoperto" sul fronte degli indennizzi, avranno una certificazione da parte della Capianeria che attesta lo stop dell'attivita' di pesca, durante questo mese, in modo da poter chiedere un sussidio. Per le sanzioni che i pesscherecci hanno subito di recente per la pesca praticata in acque vietate, si recheranno singolarmente in Capitaneria per opporre le loro ragioni e tentare quanto meno di ottenere una riduzione. Oggi, comunque, l'annunciata manifestazione di protesta contro queste sanzioni (con il sequestro di pescato e reti) non si e' svolta e i circa 40 operatori presenti si sono limitati a sfilare dalla zona del mercato del pesce fino alla sede della Capitaneria
"Senza gli interventi di lunga portata previsti e senza una programmazione riguardante il Piano Regolatore Portuale, il porto di Pescara potrebbe anche chiudere". Lo ha detto oggi il comandante della Direzione Marittima Abruzzo-Molise, Luciano Pozzolano, al termine dell'incontro avuto in Capitaneria con una rappresentanza della marineria pescarese per parlare inizialmente del problema delle multe. Pozzolano, ribadendo che il rispetto delle regole e' alla base di tutto, ha spiegato che "c'e' ancora da lavorare per arrivare ad una situazione di normalita'". "Siamo oggi ancora in una situazione di dragaggio emergenziale. Occorrono interventi programmati che riguardano la prevenzione e la manutenzione del porto. Stiamo continuando a lavorare per questo". Il comandante Pozzolano ha poi aggiunto che chiedera' con una lettera al Governo lo sblocco dei fondi per la marineria, relativamente al mese di maggio scorso quando ci fu una sorta di fermo forzoso per la marineria. Il rappresentante della marineria, Mimmo Grosso, al termine del colloquio con Pozzolano ha detto: "sulle multe faremo ricorso sul contenzioso in base a quello che la legge prevede; per il dragaggio ci e' stato detto che i lavori termineranno a dicembre, ma noi siamo molto dubbiosi, cosi' come aspettiamo cosa ne sara' dello sblocco dei famosi 2,5 milioni di euro (sui tre milioni totali) del famoso Decreto Sviluppo del Governo Monti".
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Non c'e' stato, almeno fino ad ora, l'annunciato blocco dell'asse attrezzato da parte degli armatori di Pescara che contestano le multe e i sequestri della Guardia costiera a quei pescherecci che si sono spinti oltre i limiti consentiti. Questa mattina gli operatori, chiamati a raccolta dal rappresentante della categoria, Mimmo Grosso, si sono riuniti per decidere il da farsi e valutare se dar vita o meno a una forma di protesta ma non hanno promosso manifestazioni eclatanti, come sollecitato da Grosso nei giorni scorsi tramite Facebook.
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