Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori Pdl e uomo di punta del suo partito, non ha mai rinunciato agli studi da storico, alternandoli all'attivita' politica. Oggi e' a Pescara dove, con Antonio Polito presenta il suo ultimo lavoro da intellettuale, un'ampia disanima su De Gaulle e il gollismo, 'la politica di ieri e di oggi'.
Sicuramente ha fatto scuola De Gaulle, e Silvio Berlusconi deve essere stato uno dei suoi migliori allievi, come sottolinea lo stesso Quagliariello intervistato dalla Dire: "Sono entrambi leader carismatici- spiega- uno viene dall'esercito, l'altro dall'impresa". Quindi nessuno dei due e' politico di professione.
Altra analogia, "hanno entrambi dato vita a partiti e fenomeni politici radicati nel tempo". E qui finiscono le somiglianze e i due percorsi cominciano a divergere, soprattutto per la differenza fra i due paesi, ritiene Quagliariello: "In Francia, il gollismo ha creato un'oggettivazione del carisma del leader nel rinnovamento delle istituzioni, cosa che ha consentito a De Gaulle di esercitare meglio la sua funzione di governo. Questo in Italia non e' stato possibile. Ed e' il motivo per cui Berlusconi considera imprescindibili le riforme, specie quella sul presidenzialismo". E, con le riforme, torniamo all'oggi e alla campagna elettorale. Quagliariello rimette la giacca del candidato alle elezioni e insiste sulle riforme, argomento "cardine nel programma del Pdl e per Berlusconi che, pur di cambiare il nostro panorama costituzionale, si dice disposto a collaborare anche con la sinistra".
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