Basta con "lo Zecchino d'oro" fatto di "dichiarazioni che dicono le stesse cose". Individuare il leader del partito attraverso le primarie "e' una scelta di buon senso", perche' "per trincerarsi dietro una male intesa fedelta'", mentre "in politica vale la lealta'", si rischia di "restar fermi e di regalare la partita ai nostri avversari" che stanno scegliendo con un congresso "il successore di Berlusconi". Lo ha affermato il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, intervenendo alla presentazione del libro di Mauro Mazza e Adolfo Urso "Vent'anni e una notte". Secondo l'esponente dell'esecutivo, il centrodesra e' chiamato a "salvaguardare la forza carismatica del fondatore" da "coniugare con un partito che dia l'impressione di andare avanti e di avere un radicamento. In tutta Europa e' cosi'". Inoltre "il centrodestra si trova a rilanciare la sfida in un situazione di grande emergenza e non puo' comportarsi come il Partito repubblicano della prima Repubblica: non c'e' il problema del governo, c'e' il problema di sistema. Siamo di fronte ad una vera e propria crisi di sistema". Quagliariello torna percio' a mettere in guardia coloro che vorrebbero uscire dall'attuale maggioranza, ricordando che "non c'e' la possibilita' di tornare alle urne e vincere" e non va dimenticato che "5 stelle, Sel e una gran parte del Partito democratico" si trovano d'accordo "quando ci sono leggi che contrastano i principi e i valori di fondo del centrodestra". Il Pdl rischia cosi' di essere come "il pesce Nemo che vive nell'acquario nascosto dietro una conchiglia". Viceversa deve "rompere l'acquario e tornare in mare aperto", altrimenti "il centrodestra non avra' futuro"
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