'La prossima settimana l'impegno di oggi sul finanziamento ai partiti diventera' testo di legge'. Lo ha annunciato il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, attraverso un post pubblicato sul suo profilo Twitter. Sul social network, Quagliariello ha spiegato di essere a lavoro 'sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti' con spirito di 'serieta' e trasparenza senza cedere all'antipolitica e senza sopprimere la democrazia!'.
Il governo trova l'accordo politico e, la prossima settimana, approvera' in consiglio dei ministri il ddl per l'abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti e per introdurre, attraverso meccanismi simili al 5x1000, il sostegno alla politica da parte dei cittadini.
Il governo punta ad abrogare l'attuale sistema dei rimborsi elettorali - in realta' un vero e proprio finanziamento ai partiti mascherato - e ad introdurre dei meccanismi di sgravi o di incentivi fiscali per consentire ai cittadini, in un sistema di tracciabilita' delle contribuzioni, di sostenere economicamente il proprio partito.
Non proprio un sistema all'americana, pero', a quanto si apprende, perche' nel ddl si prevedera' una soglia massima per le donazioni dei privati ed un sostegno da parte dello Stato: in parte su spese rendicontate fino ad un tetto da definire ma soprattutto in termini di strutture e servizi, ad esempio spazi tv e radio, affissioni o costi di spedizione. Per accedere a queste facilitazioni il governo intende definire 'procedure rigorose in materia di trasparenza degli statuti e dei bilanci dei partiti' in modo da garantire, a partire dalla Carta dei partiti alla certificazione esterna dei bilanci, la massima chiarezza e democrazia interna.
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