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Pubblicato il 30/12/2012 11:11

Teramo Lavoro, 100 persone a casa dal 1° gennaio

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Tagli pesanti della Provincia anche per il contributo al "Braga"

 

Brutte notizie per la Provincia di Teramo. Dal primo gennaio i 100 lavoratori impiegati e retribuiti attraverso la societa' in house della Provincia, la Teramo Lavoro, resteranno a casa.

Preoccupante anche la situazione dell'Istituto musicale Gaetano Braga che non potra' contare piu' sul contributo di 475 mila euro del suo maggior azionista. Per il momento sono salvi almeno gli stipendi dei dipendenti provinciali. A comunicare i pesanti tagli è il presidente Valter Catarra, che ha elencato i tantissimi rischi e le pochissime certezze dell'imminente 2013. 'Con 6 milioni di euro in bilancio in meno si puo' fare veramente poco - ha detto il presidente -. I trasferimenti dal Governo ammontavano a 11,2 milioni di euro nel 2010, sono diventati 5,2: dal primo gennaio i cittadini si accorgeranno di come si dovra' stringere la cinghia sui servizi, grazie all'azione di un Governo iniquo e insipido'.

'La traduzione e' - ha aggiunto - che la Provincia rivedra' le proprie posizioni giuridiche all'interno delle societa' partecipate, a cominciare proprio dal Liceo musicale Braga, che fino a oggi riceveva dall'ente 475 mila euro: ci sara' un consiglio provinciale in cui studieremo il da farsi, ma non solo rispetto al Braga, anche per l'Ente Porto, il Teatro stabile abruzzese, dove la Provincia non ha piu' fondi per essere tra i principali contributori. Daremo spazio ad altre priorita' e ci impegneremo a trovare altre risorse, ma al momento la situazione e' questa. Teramo Lavoro viene sospesa: la societa' 'in house' al centro di numerose polemiche portera' a compimento le sue partite, ma non e' escluso che a giugno possa venire liquidata; tra due giorni intanto i 100 lavoratori resteranno a casa, vivendo l'ennesima pagina triste della loro carriera lavorativa'.

'Decideremo il da farsi soltanto dopo la nuova programmazione regionale ed eventualmente sull'esistenza di un nuovo Fondo sociale europeo - e' l'unica garanzia offerta da Catarra -. Meno investimenti sul territorio, manutenzione delle strade in difficolta', edilizia scolastica a zero: sono gli altri settori su cui la scure del Governo fara' sentire i suoi effetti, con una cassa che e' a secco: abbiamo preparato il decreto ingiuntivo al Governo che e' debitore di 12,9 milioni di euro dal 1996 e di 2 milioni della competenza 2012, altri 6 ce li deve la Regione per somme anticipate - ha spiegato Catarra -: se questi soldi entrano possiamo pagare le imprese che rischiano di fallire per i nostri debiti, altimenti anche gli stipendi dei dipendenti non saranno sicuri'. 

 

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