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Pubblicato il 20/06/2012 21:09

Febbo: "Due opzioni per la crisi della marineria di Pescara"

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Buone notizie dall'incontro con la Commissione europea a Bruxelles

Due strade per venire incontro alla marineria pescarese bloccata per l'emergenza porto. A fornirle è l'assessore regionale alla pesca Mauro Febbo, al termine di un lungo confronto, nel corso con i vertici della Commissione europea, sono state individuate due potenziali strade percorribili per porre in essere interventi concreti per alleggerire la difficile situazione della marineria pescarese. 

“La prima opzione che si prospetta - spiega l'assessore - per la quale era necessario l'ok della Commissione, permetterebbe al Ministero di certificare sul fondo Fep (Fondo europeo per la Pesca) la spesa effettuata per il fermo pesca 2011. In questo modo la Regione potrebbe procedere all'erogazione di aiuti in regime 'de minimis' agli operatori del Porto di Pescara. Domani pertanto inoltrerò una richiesta ufficiale al MIPAAF perché si attivi in tale direzione", ha detto l'assessore

Febbo fornisce anche una alternativa "In ogni caso, qualora dovessero insorgere dei problemi su questo percorso, è stata individuata, su suggerimento della Commissione europea, un'opzione alternativa, rappresentata da un aiuto economico erogato dalla Regione, che permetta di indennizzare un prolungamento del fermo obbligatorio (che quest'anno decorrerà dal 6/8 al 16/9/2012), nel senso di anticiparne l'inizio e posticiparne la fine”.

L'Assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo traccia pertanto un bilancio positivo all'indomani della riunione che si è tenuta a Bruxelles con il Gabinetto del Commissario europeo agli Affari marittimi e alla Pesca Maria Damanaki e il Vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani, assistiti dai vertici tecnici delle Direzioni generali Mare e Concorrenza.

“Si tratta - aggiunge Febbo - di un confortante risultato, che premia il grande lavoro svolto in questi mesi dal mio Assessorato, e soprattutto apre la strada ad azioni concrete che potrebbero contribuire ad offrire ossigeno ai pescatori e alle loro famiglie , incolpevoli protagonisti di una situazione tanto insostenibile, quanto, per loro, incontrollabile”.

“Si valuterà con il Ministero, nei prossimi giorni, quale strada sia più percorribile. Va sottolineato - conclude Febbo - che ottenere questo risultato non e' stato certo agevole, ma siamo riusciti a far comprendere ai nostri interlocutori, che hanno manifestato tutta la loro sorpresa per l'intrigo burocratico-giudiziario che ha bloccato a lungo la soluzione del problema, la gravità sociale della questione che stiamo affrontando”. 

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