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Pubblicato il 12/08/2013 22:10

Il ministro Orlando: mandiamo avanti il progetto del parco della Costa Teatina

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" L'accordo politico sul fatto di costruire un parco con questi presupposti c'è". Si è parlato anche di Ombrina mare

Una "raccolta organica e ragionata delle informazioni consolidate e disponibili" con l'obiettivo di "definire un quadro quanto piu' completo possibile sullo stato delle conoscenze in materie e di consentire piu' accurate e solide analisi dei costi e dei benefici conseguenti". Queste le richieste del ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, in una lettera all'Ispra in merito alla ricerca di idrocarburi.

 ''Fare un parco significa valorizzare un tratto di costa in tutte le forme in cui la valorizzazione va realizzata. Per quanto riguarda 'Ombrina 2' ho chiesto un supplemento istruttorio, ho rinviato l'autorizzazione alla commissione per la valutazione dell'impatto ambientale''
Il ministro dell'Ambiente, che a Chieti ha incontrato otto sindaci della costa teatina alla presenza del prefetto, Fulvio Rocco De Marinis, dell'assessore alle Politiche Agricole Mauro Febbo e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, e ha parlato degli atti di sindacato ispettivo e di alcune attivita' delle competenti commissioni parlamentari che chiedono chiarezza sulla relazione tra le attivita' di esplorazione per la ricerca e la coltivazione di campi di idrocarburi, sulla terraferma e in mare, e l'aumento, se non l'innesco, di una ulteriore attivita' sismica non trascurabile anche su scala regionale.
Orlando nella lettera all'Ispra ricorda la costituzione presso il Dipartimento della Protezione civile della commissione internazionale Ichese, che ha avviato i lavori nel giugno 2013 proprio sull'argomento.
"Sono consapevole che la problematica - scrive Orlando - non puo' essere oggetto di una risposta da parte di Ispra, in quanto non rientrante tra le specifiche attribuzioni dell'istituto. Tuttavia ritengo opportuno che l'ente proceda ad una raccolta organica e ragionata delle informazioni consolidate e disponibili, cosi' come di quelle prodotte dalle attivita' poste oggi in essere da altri soggetti e autorità".

"L'accordo sul realizzare un parco che abbia il pieno consenso delle amministrazioni coinvolte per costruire insieme la perimetrazione, la disciplina e a ragionare insieme sulla governance che sia espressione del territorio e che tenga conto anche delle esigenze del territorio". E' quanto ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, a Chieti, presso la sede della Provincia, dove ha partecipato ad una riunione con i sindaci della costa chietina riguardante la perimetrazione del parco della costa teatina. "Su questa base abbiamo deciso di andare avanti e di mandare avanti un progetto per la realizzazione del parco che e' fermo da 13 anni".

La discussione - ha proseguito il ministro - e' stata una discussione non formale. Vi e' stata un apertura di credito, una disponibilita' ad andare avanti. L'accordo politico sul fatto di costruire un parco con questi presupposti c'e'. Ora bisogna che questi presupposti vengano concretizzati a partire dal ruolo che deve svolgere la Regione nell'azione di regia con una disponibilita' del ministero ad accogliere le indicazioni che vengono dai comuni e con una volonta' comune di costruire un governo del territorio che non sia una forma di ingerenza esterna ma un modo di valorizzare delle attivita' a valenza ambientale che va riconosciuta e promossa".

''Sappiamo che l'orso e' stato colpito con armi da fuoco ma non sono state quelle le cause della sua morte bensi' un impatto traumatico, difficile da ricostruire. Le ipotesi piu' diverse sono state fatte, la piu' probabile e' quella dell'impatto con un veicolo stradale''. Lo ha detto il ministro dell'ambiente Andrea Orlando, a margine dell'incontro con i componenti del Tavolo di Coordinamento della Costa Teatina. L'orso in questione e' 'Stefano', trovato morto ai primi di luglio nel versante molisano del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise per cause non ancora chiare. ''La cosa pero' emersa nelle indagini - ha proseguito il ministro - e' soprattutto la persistenza di tentativi di avvelenamento, polpette avvelenate con cui viene cosparso il territorio, elemento questo che deve ulteriormente rafforzare la vigilanza. Ho incontrato, su questo punto, il comandante del corpo forestale, ho disposto un supplemento di indagine, una particolare attenzione al monitoraggio da parte del corpo ecologico dei carabinieri che afferisce al ministero dell'ambiente e poi, credo, che una risposta strutturale al problema sia quella di passare da una situazione di commissariamento del parco a una posizione ordinaria che consenta anche poi di organizzare al meglio le forme di tutela e di salvaguardia delle diverse specie protette all'interno dell'area protetta'

 

''Mai visto un Trabocco. sono macchine da pesca molto suggestive che indicano come l'uomo puo' trasformare il paesaggio caratterizzandolo. Non necessariamente l'intervento umano porta a deterioramenti del paesaggio a priori''. Colpito dal trabocco 'Punta Fornace' di San Vito Marina, il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando 

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