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Pubblicato il 13/07/2013 07:07

Ombrina Mare, il Ministero chiede una nuova procedura Aia

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Medoilgas annuncia ricorso e dichiara in una nota: c'e' l'opportunita' di oltre 700 milioni di euro di gettito fiscale

L'avvio della produzione del giacimento petrolifero offshore di Ombrina Mare, a circa 6,5 chilometri dalla costa abruzzese, ''subisce un nuovo ritardo''. Lo afferma Medoilgas Italia spiegando che il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha chiesto ''di avviare la procedura AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) prima del rilascio del decreto di VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale)''. Una decisione contro cui Medoilgas Italia , ''si riserva di opporsi con gli strumenti di legge'' perche' ''contraddice quella precedentemente assunta'' dal ministero il 24 ottobre 2012 ''senza che sia intervenuto alcun elemento nuovo - di carattere progettuale, normativo o riguardante il contesto ambientale - a giustificare tale decisione''. Il 24 ottobre 2012, ''lo stesso Ministero - spiega la societa' - aveva comunicato formalmente a Medoilgas che la procedura di VIA avrebbe potuto essere completata senza lo svolgimento della procedura AIA, la quale avrebbe dovuto essere avviata solo in un secondo tempo (nel caso si presenti la necessita' di procedere alla re-immissione nel sottosuolo delle acque prodotte associate al greggio e provenienti dallo stesso giacimento)''. Nel rilevare che la nuova decisione, ''associata ad una serie di scelte legislative e amministrative degli ultimi anni che hanno messo in seria difficolta' le aziende e i progetti del settore esplorazione e produzione idrocarburi, contribuisce a mettere ulteriormente in dubbio nel nostro Paese i principi di certezza del diritto'', Medoilgas Italia sottolinea che restano ''ancora fermi 300 milioni di euro di investimenti e oltre 200 nuovi posti di lavoro in Abruzzo''.

Medoilgas Italia osserva che ''oggi il ministero ordina un nuovo supplemento istruttorio che, oltre a essere in contraddizione con quanto precedentemente indicato dallo stesso ministero, e a prescindere dal fatto che sia o meno legittimo, avrebbe potuto in ogni caso essere disposto precedentemente e quindi essere probabilmente gia' stato condotto a termine''. La decisione di anticipare la procedura AIA, prosegue il Gruppo, ''lancia l'ennesimo segnale negativo alla comunita' degli investitori internazionali a pochi giorni dalla notizia diffusa da Confindustria relativa al crollo del 75% di tali investimenti nel nostro Paese nel 2012''. L'amministratore delegato di Medoilgas Italia, Sergio Morandi assicura che ''il nostro progetto e' conforme a tutte le leggi italiane che governano il settore. Le imprese hanno bisogno di sapere cosa possono fare, a quali condizioni e in quali tempi. C'e' assoluta necessita' che le aziende e gli investitori tornino a guardare con fiducia all'Italia; il perdurare delle attuali difficolta' compromette qualsiasi possibilita' di ripresa per questo Paese''. Il progetto Ombrina, assicura la societa', ''rappresenta un'importante occasione di sviluppo per il Paese e per la Regione Abruzzo'' ed e' ''pienamente sostenibile sotto il profilo ambientale, come riconosciuto anche dai due pareri favorevoli della Commissione Tecnica VIA del Ministero dell'Ambiente stesso''. Oltre a investimenti e posti di lavoro, Medoilgas Italia afferma che, tra l'altro, c'e' l'opportunita' di ''oltre 700 milioni di euro di gettito fiscale stimato nell'arco temporale di sviluppo del progetto e la possibilita' per i Comuni del territorio di ottenerne parte'' e ''importanti nuove commesse per le imprese specializzate abruzzesi''. L'azienda conferma che ''non vi sara' alcuna raffineria a mare'' perche' ''verra' fatta altrove'', ''l'impatto visivo delle strutture sara' molto limitato e quindi perfettamente compatibile con il turismo'', ''non vi sara' alcuna emissione di inquinanti a mare'' e ''le emissioni in atmosfera dell'impianto di separazione di petrolio e gas collocato sulla nave saranno ampiamente al di sotto dei limiti di legge''

 

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