Nella meravigliosa cornice della Terrazza Flaiano, all'interno dell'Aurum di Pescara, si terrà mercoledì 17 luglio, alle ore 21,30, un insolito appuntamento musicale. Si esibirà, infatti, in Vertigo Solo Tour 2013, Roberto Paci Dalò. L'evento è stato fortemente voluto e organizzato da Lucia Zappacosta, dell'Alviani ArtSpace, con il patrocinio del Comune di Pescara, Assessorato alla Cultura. La performance vedrà l'artista esibirsi da solo, in compagnia di un clarinetto basso, un clarinetto e qualche scarno oggetto elettronico, confrontandosi con mondi, tempi, spazi diversi, ma compresi in un unico immaginario.
"Faccio anche qualcosa di strano suonando sui dischi", afferma Roberto Paci Dalò. "I musicisti sanno bene di che si tratta, ma per il pubblico forse è una cosa un po' esoterica. Sta di fatto che in alcuni dei brani presentati ci suono sopra. In questo modo riesco a creare la possibilità di incontri impossibili con persone come Komitas Vardapet , il padre della musica armena scomparso nel 1935. Con la sua voce registrata a Parigi ai primi del secolo scorso trasformo il clarinetto in un duduk. Poi mi ritrovo in compagnia di Aleksej Fjodorovic' Lvov, violinista, direttore d'orchestra, compositore, generale dell'esercito russo dell'800 e direttore musicale della Cappella Imperiale russa. Di punto in bianco sono in studio a Los Angeles con Jimmy Giuffre tra il 21 e 22 marzo 1956. Stiamo registrando un brano insieme a Jimmy Rowles. Vertiginosamente eccomi con lo scrittore Chaim Tauber nel Lower East Side nel 1933. Mi regala un suo testo in yiddish per una composizione originale. Poche strade più in là questa sera suona quel pazzo di Naftule Brandwein indossando la sua collana di neon e addobbato con le lucine di Natale. E così via."
Aggiunge ancora l'artista: "È un concerto molto pubblico e molto intimo allo stesso tempo dove si intrecciano campionamenti, elettroniche morbide, suoni d'epoca e che parla di viaggi, emigrazioni, nuovi mondi scoperti anche in quello vecchio, di mondo. Questo è un Dove si ribadisce l'importanza assoluta del suono prima ancora dei generi. Nel concerto si susseguono brani inframmezzati da poche parole che però servono proprio per creare un terreno comune di comunicazione col pubblico. Pubblico non di specialisti. Questo è un concerto transgenerazionale e transculturale che è stato già presentato nei luoghi più strani e con i pubblici più diversi. Quando l'ho concepito non immaginavo certo che questo lavoro così intimo avrebbe potuto parlare con tanta gente e tanto diversa. Risultato? Non riesco più a fermarmi e il passaparola è persino più potente della propaganda".
Roberto Paci Dalò è un compositore, regista e artista visivo italiano e le sue opere sono state presentate in Europa, Asia, Africa, Medio Oriente, Canada, Messico, USA, America Latina. Il suo ultimo lavoro Ye Shanghai, prodotto in esclusiva per il finissage della Shanghai Contemporary Art Fair, è approdato il 29 maggio scorso alla Biennale di Venezia.
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