Per Mario Massari la recitazione non ha segreti. Attore di teatro, cinema, televisione. Voce per spot pubblicitari, documentari, audiolibri. Questo artista di origini aquilane ma pescarese d'adozione è anche, da quasi vent'anni, docente di pedagogia teatrale nelle scuole di ogni ordine e grado. Dopo aver cominciato i suoi studi al Teatro Stabile Abruzzese, Massari si perfeziona in Francia, presso il Roy Hart International Arts Center a frequenta il Master dell’Actor Studio’s a Milano. Dal 1994 è continuamente in giro per le scuole di Pescara, a diffondere la cultura teatrale tra i ragazzi. Dai più piccoli agli adulti. Dalla scuola dell'infanzia fino agli studenti universitari.
Voce impostata, dizione perfetta, Massari racconta come la sua attività sia per lui «una vera missione. Il lavoro della didattica teatrale è molto importante. A teatro i ragazzi esprimono se stessi. Trovano il proprio “io”, abbandonandosi completamente e arrivando a conoscersi nel profondo. Soprattutto per i più piccoli, il corso di teatro rappresenta un pretesto per stimolare l'aspetto della socialità tra i bambini. Il mio reale obiettivo consiste nel divulgare la cultura del teatro come forma comunicativa, come stimolo per la creatività. Come metodo di analisi interiore».
Se nelle scuole dell'infanzia o di primo grado, i corsi di Massari rientrano nell'attività curriculare della didattica, per i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, il teatro proposto agli studenti rappresenta un'attività formativa extrascolastica. «Nelle scuole materne o elementari, tengo le mie lezioni davanti ai docenti. Questo rappresenta per gli insegnanti un'occasione in più per conoscere i bambini. Con i bambini delle scuole dell'infanzia, l'80% del mio lavoro è basato sulla motricità, la fisicità. Sulla scoperta della tridimensionalità del loro corpo. Per la prima volta, i piccoli entrano consapevolmente con il loro corpo in uno spazio a contatto con altri corpi. È un primo superamento “dell'io” per concatenarsi “all'altro” nella spazialità dell'arte. Nelle scuole primarie – spiega ancora Massari – si procede con un lavoro in progressione, partendo da storie molto semplici a veri e propri copioni scritti da loro. Sono convinto che sia fondamentale rendere i bambini artefici del progetto in ogni sua fase. Con i bambini delle prime e delle seconde classi lavoro molto su un'improvvisazione basata sulla realtà. Ad esempio chiedo loro di “recitare” la parte di un genitore o di una maestra. I piccoli reagiscono con la loro istintività, fornendo una risposta vera e genuina. In questo modo anche i docenti possono delineare un profilo più concreto e reale del proprio alunno. Dalla terza elementare in poi inizio a lavorare insieme ai bambini alla costruzione di storie molto semplici, che creano, scrivono e mettono in scena. Negli ultimi due anni lavoriamo su storie più complesse o veri e propri copioni riadattati. Nelle scuole secondarie di primo grado, invece, iniziamo un discorso teatrale più concreto, costruito attraverso esercizi specifici».
Maggiormente tradizionale il discorso teatrale condotto da Massari nelle scuole superiori. «Sono 8 anni che mi occupo di un laboratorio teatrale pomeridiano presso l'istituto Marconi di Pescara. Con loro posso portare avanti un discorso serio e approfondito. Ed è bellissimo per me, scoprire che alcuni dei miei allievi si appassionano moltissimo a quella che io chiamo la prima arte, perché riesce a legare insieme moltissime discipline, tanto da proseguire su questa strada».
Convinto che «leggere bene significa comprendere, apprezzare e gustare pienamente la grande letteratura», oltre ai laboratori di pedagogia teatrale, Massari promuove nelle scuole anche dei laboratori di lettura, di ascolto attivo per i bambini delle scuole elementari e di lettura corale per i ragazzi più grandi. E nel frattempo prosegue nella sua attività teatrale in prima linea, come attore nel cast artistico del Pandemoniumteatro di Bergamo e in quello dell'Accademia dello Spettacolo-Compagnia dell'Alba di Ortona, e cinematografica come protagonista nel cortometraggio “Ritratto dal Vero”, presentato al festival del Cinema di Cannes e nel corto “La Vittima”, «prodotto abruzzese doc, autoctono direi – scherza Massari – girato interamente nella nostra regione, con attori e regia abruzzesi e patrocinato dalla Regione Abruzzo».
In questa foto Massari durante una delle sue letture, sopra l'attore in una scena del cortometraggio "La Vittima".
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