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Pubblicato il 15/06/2012 22:10

Omicidio Melania Rea, il Gup dà 5 orologi ai carabinieri del Ris

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Gli oggetti di Salvatore Parolisi consegnati durante la quarta udienza del processo con rito abbreviato condizionato in corso nel tribunale di Teramo.

Cinque orologi sotto la lente d'ingrandimento degli esperti del Ris dei carabinieri, per chiarire il giallo della morte di Melania Rea. Sono quelli che il gup del tribunale di Teramo, Marina Tommolini, ha disposto che venissero sequestrati a Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore dell'Esercito accusato di aver ucciso la moglie, 29enne di Somma Vesuviana, nell'aprile 2011 a Ripe di Civitella del Tronto.

Gli orologi sono stati consegnati agli esperti oggi, durante la quarta udienza del processo con rito abbreviato condizionato in corso nel tribunale di Teramo. Due degli orologi, in plastica, sono stati sequestrati a Parolisi nel carcere di Castrogno dove è detenuto; gli altri tre, in acciaio, sono stati prelevati nella sua abitazione. Lo stesso imputato ha messo a disposizione un sesto orologio, che si trova in casa dei suoceri a Somma Vesuviana, ma il gup non ha ritenuto di prelevarlo perché è sempre stato lì, anche prima del delitto di Melania. E' un altro tentativo di trovare la prova regina di questo giallo: i Ris dovranno analizzare gli orologi e cercare di capire se ci siamo tracce di sangue, esperendo un test che durante le indagini non e' stato fatto.

Parolisi e le parti torneranno il prossimo 29 settembre dinanzi al gup Tommolini, oggi all'ultimo giorno di lavoro nel tribunale di Teramo prima di trasferirsi ad Ancona in Corte d'Appello. Nel corso dell'udienza pomeridiana, durata circa due ore, l'entomologo Stefano Vanin - lo stesso che si è occupato dei casi di Yara Gambirasio ed Elisa Claps - ha assunto l'incarico di valutare giorno e ora della morte di Melania attraverso lo studio delle larve presenti sul cadavere, trovato il 20 aprile dell'anno scorso nei pressi di un chiosco nel bosco di Ripe. Dovrà rassegnare le sue conclusioni il 20 settembre, data a cui e' stato prolungato il termine di presentazione delle perizie anche per gli altri due superperiti, Sara Gino a Gianluca Bruno, che dai primi di giugno lavorano agli altri aspetti tecnico-scientifici del caso su incarico dello stesso gup e che avrebbero dovuto rimettere il proprio lavoro il prossimo 13 luglio.

La discussione si aprirà, dunque, nove giorni dopo e il calendario processuale, dopo l'eventuale applicazione dello stesso gup al processo da parte del Consiglio superiore della magistratura, prevede già cinque potenziali date per le necessarie udienze, ogni venerdi' del mese di ottobre e il primo di novembre. L'autunno, dunque, potrebbe portare con sé la decisione sul destino giudiziario del caporalmaggiore napoletano. 

 

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