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Pubblicato il 30/01/2015 10:10

Stop alle trivelle in Adriatico

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Il Tar del Lazio ha annullato il permesso di ricerca di idrocarburi 'Colle dei Nidi'

Il Tar del Lazio ha annullato il permesso di ricerca di idrocarburi 'Colle dei Nidi'. Lo ha annunciato sul suo profilo facebook l'ex candidato alle Europee, Enzo Di Salvatore, e ne da' notizia anche il comune di Bellante che, insieme ad altri due comuni del Teramano, Campli e Mosciano Sant'Angelo, aveva impugnato il permesso di ricerca idrocarburi che interessava le Province di Teramo e di Ascoli Piceno. Secondo quanto riporta l'esponente dell'Altra Italia, ''il permesso ricadeva entro le cosiddette 'Colline Teramane', dove si coltiva agricoltura di pregio e vino Montepulciano DOCG. Si tratta in assoluto della prima sentenza Tar di annullamento di un permesso di ricerca di idrocarburi in terraferma'', spiega Di Salvatore. In particolare, spiega il comune di Bellante, il Tar "ha annullato il decreto del ministero dello Sviluppo Economico, per non aver consentito alle amministrazioni locali di partecipare al procedimento". "La decisione - aggiunge l'amministrazione di Bellante - costituisce il primo caso di successo giudiziale avverso un titolo minerario in terraferma emesso dal Governo e assume, percio', un'importanza storica nel settore. Il Prof. Enzo Di Salvatore e l'avv. Paolo Colasante, che hanno seguito la vicenda rispettivamente in qualita' di consulente e di difensore dei ricorrenti, esprimono la loro soddisfazione e ritengono che non possa escludersi la valenza di precedente di questa decisione anche nei confronti di altri titoli minerari rilasciati (o in corso di rilascio) nelle Regioni Abruzzo e Marche, cosi' come nel resto del territorio nazionale". Secondo i due esperti, riferisce ancora il comune di Bellante, "anche gli altri motivi di ricorso rispetto ai quali il Tar Lazio ha ritenuto di non doversi pronunciare, rimangano spendibili per il futuro e per successive vicende". 

Soddisfazione e' stata espressa dai sindaci che hanno intrapreso l'azione: Mario Di Pietro (Bellante), Orazio Di Marcello (Mosciano Sant'Angelo, attualmente sotto la guida del nuovo Primo cittadino, Giuliano Galiffi) e Gabriele Giovannini (Campli, ora amministrata da Pietro Quaresimale). Da questa azione comune "e' stato assicurato a tutte le altre Amministrazioni locali del territorio interessato il diritto di essere sentiti prima del rilascio dei titoli minerari, ivi inclusa la Provincia di Teramo, che nella fase finale del processo e' intervenuta a sostegno dei tre Comuni"

La Giunta Comunale di Fossacesia ha deliberato di conferire un incarico legale di costituzione in giudizio dinanzi al Consiglio di Stato per opporsi al ricorso presentato dalla Rockhopper Italia Spa (gia' Medoil Gas Italia Spa) contro la sentenza del Tar Lazio che aveva bloccato l'iter autorizzativo della piattaforma petrolifera Ombrina Mare, che dovrebbe sorgere al largo della Costa dei Trabocchi. Il ricorso si discutera' il 3 febbraio. Il Tar Lazio aveva infatti respinto il ricorso presentato dalla societa' petrolifera contro il ministero dell'Ambiente che aveva richiesto un supplemento di procedura istruttoria per il progetto di trivellazione di Ombrina Mare 2 attraverso l'autorizzazione integrata ambientale (Aia). "Dapprima in qualita' di Presidente della Provincia di Chieti e ora come sindaco - dice il primo cittadino di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio - ribadiro' in tutte le sedi il netto e deciso dissenso all'estrazione di idrocarburi sulla nostra costa, vista la sua indiscutibile invasivita' nel contesto di pregio ambientale e naturalistico della nostra Costa. La storia dell'Abruzzo va e deve andare in un'altra direzione. Non possiamo prescindere da uno sviluppo armonico di questo territorio, valorizzando l'immenso patrimonio ambientale e naturalistico che la nostra terra puo' vantare". 


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