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Pubblicato il 16/10/2014 12:12

Trivelle in Adriatico, i Vescovi esprimono preoccupazione

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 La Conferenza dei Vescovi di Abruzzo e Molise invita "a desistere da ogni progetto petrolifero e di sfruttamento selvaggio dell'ambiente naturale", richiamando "alla difesa del Creato" e esprimendo "viva preoccupazione riguardo al riproporsi di progetti di sfruttamento petrolifero di vaste aree dei nostri territori e delle nostre coste denominati 'Ombrina 2', 'Elsa', 'Rospo mare', da parte della multinazionale britannica Rockhopper Exploration, che saranno resi possibili dal contenuto del decreto denominato 'Sblocca Italia'. "Non possiamo che esprimere sconcerto - si legge in una lettera della Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise - per scelte politiche nelle quali si prevedano la trasformazione dei nostri territori, dell'Abruzzo, ma anche di vaste aree del Molise, in distretto minerario per gli idrocarburi; il riconoscimento, come emerge dal testo del Decreto, del carattere strategico praticamente di ogni infrastruttura legata agli idrocarburi; la sottrazione alle Regioni di tutte le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), per le attivita' di ricerca, prospezione ed estrazione in terraferma, avocate allo Stato". 

Secondo la Ceam "ampi territori a vocazione turistica, agricola, vitivinicola, saranno definitivamente snaturati da questa 'deriva fossile' nonostante in altre regioni, come la Basilicata, interessate da queste estrazioni, non si siano constatati i promessi miglioramenti nell'economia, ne' nella occupazione". La Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise ritiene invece che "la salvaguardia dell'ambiente deve essere al centro di una politica che sia perseguimento del Bene comune e che rifugga da interessi particolari ed egoistici, che possano compromettere il benessere di tutti e la capacita' di futuro delle giovani generazioni". "Anche oggi il nostro accorato invito va agli organi ed ai politici competenti - si prosegue nella lettera - affinche' compiano ogni sforzo per impedire che una simile scelta si abbatta sui nostri territori". "Custodire la terra, perche' dia frutto senza essere sfruttata. Questa e' una delle piu' grandi sfide della nostra epoca: convertirci ad uno sviluppo che sappia rispettare il creato". Con queste parole Papa Francesco nella sua recente visita nella nostra Regione Ecclesiastica, interveniva a proposito della necessita' di non subire "la dittatura di un'economia senza volto e senza uno scopo veramente umano". "Auspichiamo - sottolinea la Ceam - su temi di tale importanza, che gli organi competenti favoriscano la scelta - gia' fortunatamente in atto - da parte dei cittadini di uno stile di vita piu' rispettoso dell'ambiente con l'uso di energie rinnovabili. Pensiamo ad un cambio di prospettiva radicale che richiede l'emergere di una biocivilta', che preferisca la vita al lucro, il bene collettivo ai profitti individuali, la cooperazione alla competizione. Riteniamo necessaria una democrazia 'ad alta intensita''. Ossia una democrazia sostanziale, partecipativa e sociale, quanto mai necessaria ad assumere scelte irrimediabilmente gravi tenendo conto della netta contrarieta' che la popolazione abruzzese e molisana, e questa Conferenza Episcopale, hanno piu' volte espresso"

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