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Pubblicato il 05/06/2015 10:10

Il Supermercato Film, gli homeless diventano attori

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di Giulia Grilli

La sensibilità e la fratellanza spesso spingono chi è più fortunato ad avvicinarsi alle realtà complesse di uomini e donne caduti in disgrazia. Ma riabilitare l'anima e le speranze di chi nella vita ha perso tutto è una missione quasi impossibile che pochi riescono ad affrontare. Francesco Calandra e Maria Grazia Liguori, regista lui e sceneggiatrice lei, sono l'esempio di come la determinazione sia fondamentale per credere nei grandi progetti umani.

 

E' il 2013 quando vengono contattati dall'Associazione On The Road Onlus di Pescara che propone loro l'idea di girare un film facendo partecipare gli utenti del centro di assistenza Train De Vie, sito nei locali della stazione ferroviaria della città. La sfida è interessante per Francesco e Maria Grazia, da sempre attenti alle problematiche sociali. Così, nell'estate del 2014, decidono di avviare un cineforum all'interno della struttura, che oltre ad offrire servizi di igiene, colazione, servizio sanitario e legale ai senza dimora che decidono di usufruirne, organizza attività culturali e ricreative.

 

"Il primo giorno non sapevamo come muoverci, le persone ci guardavano insospettite. Abbiamo fatto tantissimi errori" spiega Maria Grazia, "ma tutto è servito a far sì che si creasse un legame con ognuno di loro e un'autoselezione degli attori che spontaneamente hanno deciso di partecipare al film".

 

 

C'è voluto tempo per osservare, stare in silenzio, e creare la fiducia necessaria affinchè fossero i senzatetto a richiedere l'avvio del progetto. "La trama deriva da una sceneggiatura di Maria Grazia" racconta Francesco "partorita anni fa in seguito ad un'estate trascorsa a lavorare per una società di antitaccheggio all'interno di un supermarket. In quell'occasione si accorse di quanta gente normale rubasse per necessità".

 

Da qui la scrittura di una storia in cui un gruppo di sventurati decide di prendere in mano la propria vita e realizzare un grande colpo al supermercato. "L'idea del furto ci è sembrata troppo banale e scontata in questo caso, per cui abbiamo cambiato la narrazione optando per una truffa informatica per ricaricare tessere punti consumabili in acquisti", aggiunge Francesco. Ed eccoci al titolo del movie, Il Supermercato, appunto.

 

 

Produrre un film, ovviamente, ha i suoi costi, per cui il regista e la sceneggiatrice hanno deciso di rivolgersi al pubblico per raccogliere i fondi. Per questo si sono affidati a Produzioni Dal Basso per lanciare lo scorso 7 maggio un corwdfunding che scadrà il prossimo 12 luglio. E' inoltre possibile finanziare l'idea anche con un bonifico o carta di credito direttamente dal sito www.ilsupermercatofilm.it, o acquistando i gadget del film.

 

"Bisogna essere tanti, tantissimi! Basta davvero poco per aiutarci a realizzare questo progetto che serve a raccontare una delle realtà della nostra Pescara" afferma Maria Grazia, mentre Francesco aggiunge "Alcuni personaggi noti si sono spesi per la causa girando un video selfie per coinvolgere gli utenti dei social a partecipare. Il loro contributo è visibile anche sul nostro sito".

 

 

Pierpaolo, Giancarlo, Erica, Peppe, Fzain, Aidi, sono gli homeless che svolgeranno il ruolo di attori, accompagnati da Massimo e Lidia, operatori del Train De Vie, e Giacomo Vallozza del Teatro del Paradosso di Loreto.

 

"Purtroppo Vittorio, che faceva parte di questa nuova famiglia, è venuto a mancare quest'estate in seguito alla diagnosi di un tumore all'intestino e all'operazione a cui è stato sottoposto. Aveva 76 anni ed era una vera forza della natura. Originario di Milano, si era trasferito in Abruzzo perché innamorato di una donna di Francavilla, ma alla morte di lei, ritrovatosi solo, è caduto in disgrazia. Perché oggi chi vive in strada ci si ritrova proprio a causa della solitudine e dell'incapacità di superare i dolori più profondi" racconta Maria Grazia.

 

 

Ma negli occhi dei neo attori, intanto, c'è ancora la scintilla della vita e la voglia di rivalsa. Ironici, affiatati e sorridenti, si raccontano con semplicità tra le prime paure di affrontare la recitazione, passioni nascoste, le battute di Giancarlo e Aidi che scherzando afferma "Ho deciso di partecipare perché non avevo niente di meglio da fare!".

 

Le diffidenze iniziali sono scomparse e come racconta Fzian "Ora siamo tutti amici! Prima non avevo compagnia per strada, mentre adesso mi ritrovo con tutti loro anche al di fuori del progetto film". Non resta che contribuire alla realizzazione di questo piccolo sogno umano.

 

 

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