Le nuove scommesse dell’Azienda Agricola D’Alesio
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Pubblicato il 19/06/2014 11:11

Le nuove scommesse dell’Azienda Agricola D’Alesio

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di Giulia Grilli

"Siamo riusciti a spumantizzare il Montepulciano e il Trebbiano dando un nuovo volto al nostro territorio" ha affermato esplosivo Giovanni D'Alesio alla presentazione della nuova sede dell'azienda famigliare e della nuova linea di vini che "nessuno immaginava potessero essere così buoni!". E' il 9 giugno, un lunedì infuocato in cui i quaranta ettari di uliveti e di vigna, immersi nelle colline della campagna più selvaggia di Città Sant'Angelo, sembrano essere non curanti del caldo afoso. Sullo sfondo il Gran Sasso che regala tramonti poetici e indimenticabili, mentre la vegetazione, rigogliosa e verdeggiante, esplode alle porte dell'estate. Una nuova sede, imponente sul cielo più azzurro di giugno, dove la tecnologia e la produzione si mescolano all'accoglienza in un'atmosfera che sa di novità. Questa è l'Azienda Agricola D'Alesio. Lo scopo è quello di valorizzare il territorio a tutti gli effetti, senza inganni, senza trucchi, ma seguendo il filo logico della natura e apprezzandone i frutti come regali preziosi. Vino, olio extra vergine d'oliva, farro, ceci e cioccolatini i prodotti di punta.

 

 

Giovani e determinati i cugini titolari, Giovanni e Mario, che portano avanti una storia familiare iniziata nei primi anni del ‘900. Alle spalle i rispettivi padri Emiliano e Lanfranco che da sempre si occupano delle terre situate nella lunga strada Gaglierano. Ed è proprio Lanfranco D'Alesio a presentare la nuova cantina e il processo produttivo. La vendemmia delle uve è fatta rigorosamente a mano, ogni grappolo è deposto delicatamente nelle cassette e portato in cantina dove segue un ulteriore controllo sul nastro trasportatore. Nuove e ancora lucenti le cisterne per la fermentazione, all'interno delle quali pale speciali accarezzano il mosto, permettendo il miglior trattamento possibile del nettare degli dei. Ancora poche e in via di trasferimento dalla vecchia sede le botti di rovere in cui il rosso continua il suo affinamento.

 

                 

 

Istrionico racconta ancora Lanfranco "quando decidemmo di vendemmiare il Montepulciano qualche giorno dopo Ferragosto per sperimentare la spumantizzazione di queste uve i contadini corsero da mio padre pregandolo di fermarmi e continuando a ripetere fijite è matt!". Il risultato ha stupito, e lo SCIARRosè, spumante brut rosè, continua a migliorare nel tempo, mentre lo SCIARRmant sgomita tra i grappoli di Trebbiano nella presentazione del brut di questo vitigno in purezza.

 

Ammaliatori affascinanti sono i nuovi vini della linea SCIARR M (da pronunciare esattamente come la parola charm) con le uve che sprigionano tutta l'intensità territoriale, presentati nella sala degustazione. Rispetto della natura, coltivazioni bio, e cicli meteorologici dell'anno 2013 che hanno regalato molte piogge e maturazioni difficili sono il filo conduttore dell'ultimo ciclo produttivo. Giallo paglierino, con riflessi verdolini, si presenta il Trebbiano SCIARR M 2013. E se il vitigno non è certo famoso per avere caratteristiche aromatiche persistenti, sicuramente è possibile distinguere note di mela matura e pesca bianca, una buona acidità e una certa sapidità. Fresco in bocca, di facile beva è sicuramente un vino adatto a tutti i giorni. Forti le note di frutti rossi come le fragole che si mescolano ai petali di rose nel Cerasuolo SCIARR M 2013, perfetto nel suo colore, persistente nelle note olfattive, un po' meno in bocca. Un forte rosso rubino e sfumature violacee caratterizzano invece il Montepulicano SCIARR M della stessa annata, che sarà imbottigliato entro 30 giorni ma presentato comunque in anteprima durante l'evento. Tannico, astringente, necessita sicuramente di concludere il suo ciclo di affinamento.

 

Presentata in ultimo una verticale di Montepulciano nelle annate 2010, 2008, 2007, 1995. Con l'invecchiamento il vino prende le tonalità del rosso granato, e la complessità aumenta nel bouquet olfattivo e in bocca. Sapido, minerale, con note di tabacco per il 2008, vaniglia e confettura di fragola per il 2007 che risulta essere anche molto più tannico. Morbida e avvolgente la produzione del 1995 nelle Magnum stappate per l'occasione.

Montepulciano 2013 e 1995 a confronto


Al termine della degustazione come non lasciarsi affascinare dall'incantevole panorama sulle colline, visibile dalla terrazza che punta dritto al vigneto ad est e alle piante di ulivo. E mentre il sole tramonta dietro la Bella Addormentata, l'azienda D'Alesio ha aperto le porte ad amici, parenti, ristoratori ed esperti del food e wine per una festa a base di vino, rigorosamente SCIARR in tutte le sue declinazioni, e gastronomia abruzzese.

 

 

 

 

Foto di: Giulia Grilli

 

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